Buon Natale ai cittadini della provincia di Enna.
Tra pochi giorni vi consegneremo il nostro personalissimo bilancio dell’anno che si sta per concludere. Per ora vogliamo parlare del Natale. Il suo volto più bello appartiene ai nostri bambini, gioiosi ad ammirare i regali sotto l’albero.
Ci sono migliaia di immagini stupende e di luci natalizie, nel nostro Natale.
Ma non dimentichiamo che esiste un contraltare, che esistono tante immagini in chiaroscuro. C’è chi sta vivendo il Natale con gioia, ma c’è anche chi, in questo momento, prova sentimenti di preoccupazione, rabbia, scoramento. La preoccupazione coincide con l’incertezza lavorativa in cui vivono tanti ennesi. C’è chi ha perso il lavoro, chi rischia di perderlo, chi è costretto a emigrare e chi rischia di (ri)cadere nel precariato, dopo decenni di garanzie occupazionali, o non sa cosa accadrà domani.
Buon Natale a ciascuno di voi.
Buon Natale ai corrispondenti di un noto giornale, che dall’oggi al domani ha deciso di cancellare alcune edizioni provinciali, tra cui Enna, riducendo gli spazi dedicati a questo territorio. L’augurio è di tornare al passato o trovare nuovi strumenti, per continuare a rendere un insostituibile servizio, in termini di conoscenza, di denuncia sociale, di garanzia del pluralismo e, in ultima analisi, di democrazia.
Buon Natale alle vittime di violenza di genere, alle tante donne che subiscono maltrattamenti dai mariti o dai compagni. E’ un augurio, ma anche un’esortazione: alzate la testa, smettete di credere a promesse false e voltate le spalle a chi vi tratta male! Abbandonateli! Denunciateli!
Non esistono uomini che picchiano le donne! (quelli non sono uomini…)
Auguri a coloro che si adoperano per organizzare eventi a Natale. Buon Natale anche a quelli che non ci sono riusciti, ma avevano buone intenzioni.
Buon Natale pure a chi è indignato, come accade a Gagliano Castelferrato, dove manca l’acqua da giorni (pure la mattina di Natale) in tante case del centro.
Un augurio speciale, poi, la nostra redazione vuole rivolgerlo a quanti si occupano di tutti noi a Natale. Auguri agli infermieri, ai medici, agli operatori delle case di cura, ai tanti familiari che accudiscono le persone che amano, ammalate, a casa o accanto ai lettini degli ospedali. Un augurio ai negozianti “aperti anche a Natale”, a quelli che fanno “solo mezza giornata”. Auguri ai poliziotti, ai carabinieri, ai finanzieri, ai vigili del fuoco, ai vigili urbani, ai magistrati di turno, a tutti coloro che sono in servizio per garantire la sicurezza di ciascuno di noi.
Buon Natale di cuore a chi fugge da Paesi in guerra. L’augurio, per voi, è trovare una Terra che vi dia sicurezza e dignità!
Non auguriamo buon Natale ai terroristi, operatori di morte che non hanno nulla a che vedere con la religione.
Non auguriamo buon Natale a chi è corrotto.
Non lo auguriamo di certo ai mafiosi, che in questo periodo dell’anno, storicamente, sono in giro a chiedere il pizzo. Chiedono soldi a Natale, a Pasqua.. e a Ferragosto (sic.). Accattoni! Non c’è bisogno di farglieli, gli auguri, tanto non sanno neppure cosa sia il Natale.
Buon Natale, per finire, a tutta la provincia di Enna. L’augurio è di perseguire le vocazioni di questo territorio e di sottrarlo, una volta per tutte, a chi succhia il sangue senza operare per lo sviluppo. Pensiamo agli sfruttatori che di recente sono stati scoperti ad intascare, indebitamente, contributi per lavorare terre che in realtà abbandonavano. Pensiamo ai mafiosi che si spartivano zone demaniali a metà tra le province di Enna e Messina, finalmente denunciati e cacciati!
Ecco, auguriamo a questa provincia di far valere le ragioni dello sviluppo, del progresso sociale e della crescita economica. Alla provincia di Enna auguriamo che il ritorno a casa della Testa di Ade, il dio degli inferi, non significhi che questo è l’inferno, come ci scherza su qualcuno sui social. Non scherziamo! Ade torna a casa perché era un’opera d’arte che appartiene a questa Terra, sottratta dai tombaroli e rivenduta all’Estero, tanti anni fa. Torna in provincia perchè appartiene a questo territorio.
L’augurio che vogliamo rivolgere a questa Terra è di rilanciarsi sfruttando, tra le altre, le sue due più evidenti vocazioni naturali: agricoltura e turismo.
Il rilancio del turismo, ricordatelo, non può essere utopia, per una provincia che nel suo complesso – con i Mosaici della Villa Romana del Casale di Piazza Armerina, il sito ellenistico di Morgantina, il museo di Aidone, recentemente arricchito dai rientri di Venere, Ade e gli Acroliti, il Castello di Lombardia a Enna, la leonfortese Granfonte, l’Aron Ha Kodesch di Agira, il Castello di Sperlinga, la Rocca di Gagliano e tutti gli altri splendidi tesori che non citiamo, per motivi di spazio – non ha nulla da invidiare a tante mete turistiche di altre zone d’Italia.
Buon Natale, da Enna Ora.
Vito Montana