Tra i voti favorevoli, anche quello di un consigliere Futuredem

Francesco SinatraLeonforte – Non è stata approvata per un paio di voti la mozione di censura sottoscritta dai consiglieri di Progettare Futuro, Pietro Vanadia e Giovanni Ghirlanda, discussa in occasione del consiglio comunale della scorsa settimana. “Non si tratta di una vera e propria mozione di sfiducia – ha precisato Ghirlanda in seduta -, semmai uno sprone. Un gesto forte che induca il sindaco a tenere maggiormente in considerazione il Consiglio, già in più occasioni puntualmente ignorato”.
Più volte, si legge nel documento, il primo cittadino non avrebbe tenuto conto di interrogazioni e mozioni votate all’unanimità. La mozione per ripristinare il doppio senso in via dei Cento Comuni, le tre mozioni per cercare di risolvere la “questione Acquaenna”, le interrogazioni sulla dislocazione dell’antenna Telecom o sul randagismo, sono alcuni degli esempi più evidenti citati dai consiglieri durante la seduta. Accanto a questi, rimane l’esempio della mozione riguardante l’ospedale, anche stavolta approvata all’unanimità. Ci si sarebbe aspettata una notifica dell’ordinanza urgente per la salvaguardia del pronto soccorso, che non c’è stata. “A questo punto – ha proseguito Ghirlanda, con un pizzico di sarcasmo – cosa stiamo a fare qui, noi consiglieri?”.
I motivi che giustificano la mozione di censura sono diversi. Oltre a quelli già specificati, il gruppo di Progettare Futuro contesta “inadempienze ai più elementari dettami di correttezza, trasparenza e buona gestione politico-amministrativa, oltre che a gravi inadempienze amministrative e del non rispetto del suo stesso programma elettorale, disatteso in ogni punto”. Inadempienze che avrebbero i propri effetti evidenti nello stato di “incuria e abbandono”, frutto di una sorta di impasse istituzionale; nella mancata presentazione di una puntuale relazione annuale e nella mancanza di chiare politiche di indirizzo, sia nell’ambito di revisione del P.R.G., sia in campo economico. Nel documento emerge, infatti, quanto segue: “la mancanza di programmazione in campo economico ha portato il comune di Leonforte ad essere fuori da tutte le più importanti linee di progettazione legate ai fondi europei”.
Non è la prima volta che Francesco Sinatra viene “contestato”.  “L’anno scorso – ha sottolineato Vanadia – avevamo protocollato una mozione di sfiducia votata da quattro consiglieri. Non è stato possibile dare seguito poiché, per discuterla in Consiglio, servivano otto voti. Da qui la decisione dell’attuale mozione di censura”.
Discussa e messa ai voti, la mozione ha riscontrato delle interessanti “novità”. Ad esprimere voto favorevole, infatti, anche il consigliere Futuredem Silvestro Salamone. Per quanto consigliere “indipendente”, l’associazione politico-culturale – come si legge su http://futuredem.it/manifesto/ – si riconosce esplicitamente nell’ambito del Partito Democratico. Un voto, quello di Salamone che ha colto di sorpresa i colleghi di maggioranza.
La mozione ha ottenuto cinque voti favorevoli (Massimiliano Trecarichi, Silvestro Salamone, Antonio La Delfa, Pietro Vanadia, Giovanni Ghirlanda) e sette voti contrari (Francesco Sanfilippo, Floriana Romano, Filippo Castiglione, Salvatore Grillo, Rosalia Ferragosto, Francesca Stella, Antonino Di Naso)

Alessandra Maria