Rapporto GRETA* : gli esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani invitano l’Italia a garantire maggiore protezione ai minori non accompagnati (30 gennaio 2017).
*GRETA è un gruppo multidisciplinare di 15 esperti indipendenti incaricato del monitoraggio sulla Convenzione del Consiglio d’Europa e del suo rispetto da parte dei 46 Stati che lo hanno ratificato.
 

Proseguono a centinaia, quotidianamente, gli sbarchi e i salvataggi di migranti soprattutto sulle coste siciliane.
In questi giorni si commentano le azioni intraprese al governo italiano in materia di flussi migratori, in particolare sui discutibili contenuti del protocollo firmato con uno solo degli attori della complessa scena politica libica. Molto critiche da numerose ong umanitarie da anni impegnate sul campo, in Italia e in Africa, sul tema del rispetto dei diritti umani all’interno dello stesso protocollo e delle garanzie in tale direzione.
In questi stessi giorni è pubblicato il Rapporto GRETA (consultabile sul sito del Consiglio dì Europa, DOC.012 del 30.01.2017) che rivolge un richiamo all’Italia affinchè intensifichi la lotta contro la tragedia della tratta di esseri umani, in particolare di donne che arrivano dalla Nigeria e di centinaia di minori non accompagnati.
La Nigeria si conferma il maggior serbatoio da cui attingono i mercanti della tratta operanti in Italia: circa 27 mila persone, di cui 8 mila donne e più di 2 mila minori nel 2016.
Di contro, solo 494 vittime, donne nigeriane, hanno ottenuto la tutela del permesso di residenza previsto per chi riesce a sfuggire agli schiavisti
34 delinquenti a capo di organizzazioni criminali della tratta presenti sul territorio italiano sono stati individuati e perseguiti dalla legge – 18 sono in carcere in Italia, 8 in carceri europee, tre sono irreperibili, gli altri risiedono all’estero.
Come di vede, questi numeri non corrispondono alla gravità dei reati e alla diffusione delle pratiche illegali contro l’umanità.
Il Procuratore aggiunto di Milano, Ilda Bocassini, sta lavorando a fondo in questa direzione con l’azione investigativa e repressiva e descrive l’organizzazione malavitosa in grado di segnalare gli sbarchi in Sicilia (con personaggi di riferimento a Catania), di ‘programmare’ i viaggi delle vittime verso il nord al prezzo di 500 – 1000 euro a persona. L’indagine ha documentato 64 ‘viaggi’ e descrive le condizioni inumane delle persone prese in carico, compresi bambini non accompagnati.
Ci auguriamo che si moltiplichino gli impegni e le azioni come quelle della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. E ringraziamo la Dottoressa Ilda Bocassini.
Il Rapporto GRETA dunque, nella sua funzione di analisi e raccomandazione di un organismo ‘specializzato,’ pone alle autorità italiane un richiamo quanto mai opportuno, e sarebbe certamente utile un approfondimento anche su altre rotte, non solo europee, del traffico di esseri umani. E’ un contributo da affiancare al lavoro di centinaia di operatori umanitari, in gran parte volontari, che qualche volta vengono ricordati e ringraziati a favore di telecamere, ma che spesso sono lasciati soli.

Carla Pecis Mediterranea

UDI Catania carlapecis@tiscali.it

Febbraio 2017