Ancora una proposta riuscita e un pienone per la rassegna del Teatro Garibaldi di Enna, curata da Mario Incudine.
Un’ esibizione coinvolgente quella di Ale e Franz in Tanti lati, latitanti, ieri 16 febbraio. Uno spettacolo polifonico che ha combinato diversi registri linguistici e suggestioni scenografiche…latenti e riuscite.
Una rappresentazione delle diverse identità, messa in scena con grande delicatezza. Lo spettacolo si deve proprio a un’esperienza e a una ricerca, raccontano i due attori, su terreni liminali, di estraniazione sociale. Due ma non due è la formula perfetta che permette ad Ale e Franz un contraddittorio continuo, un’incalzante messa in discussione di qualunque formalismo.  Il punto di vista è doppio ed espone in modo paradigmatico l’identità e l’alterità, la tesi e l’antitesi mettendo in evidenza specialmente le dinamiche linguistiche.
Li abbiamo conosciuti e apprezzati per la loro capacità di generare equivoci, parole doppie, che hanno anche altri significati, come il titolo stesso dello spettacolo. Nasce il malinteso dall’incontro tra persone diverse, il più delle volte spaventa perché indica inadeguatezza, ma questo  spettacolo  alleggerisce il pubblico che assiste divertito alle dinamiche di contrattazione del significato delle parole. Equivoci, malapropismi, malintesi, qui-pro-quo, chi-ci-dici! È una liberazione dei formalismi che sdogana l’ambiguità unicamente come dimensione negativa della lingua e dei codici condivisi. Irregolarità legittimate dal palcoscenico e da una fiducia indiscutibile sul duo.
Sono poi le allusioni che determinano la partecipazione vivace degli spettatori. Si crea intesa con il pubblico perché nessuno deride.
I personaggi si svelano nella loro presenza e nei loro desideri più profondi, di quelli che si racconterebbero ai santi.
Presente una platea coinvolta, che ha cercato somiglianze e familiarità nei personaggi. Nella finzione artistica emerge la consuetudine quotidiana, facendo ritrovare agli spettatori il connubio tra teatro e società.
Torneranno in Sicilia? “Ci piacerebbe fare degli spettacoli al Sud, hanno affermato Ale e Franz- e porteremo in scena anche la prosa. Si chiuderà tra poco la tournée di Tanti lati, Latitanti e debutteremo al Teatro Piccolo di Milano con uno spettacolo su Gaber e Jannacci”.