C’è un posto speciale fuori dal caos dei parcheggi, si trova in via Roma e si chiama Ri-Fioriamo. Patrizia e Valeria lo hanno reso accogliente e pieno di vita, un circolo di energia che esalta e dà risonanza alla fragranza dei fiori, alle potenzialità dell’arte alla creatività che viene dal riciclo.  Ri-fioriamo è un posto, uno spazio e anche un’azione continua e circolare nei confronti dell’ambiente e delle persone. 
Era mio personale piacere dare risalto a questa iniziativa, in questi giorni, per altro coincidenti con l’inizio della Primavera, momento di rinascita della natura e occasione per tutti per ascoltare l’appartenenza e il rapporto uomo-ambiente.
Valeria Fazzi ha risposto a qualche domanda:
Da quale desiderio nasce Ri-fioriamo? 

Iniziamo dal principio. Rifioriamo nasce dal desiderio di creare, realizzare e portare avanti l’idea di un’attività legata alla bellezza dei fiori e alla creatività che il flower designer sviluppa nel suo lavoro, legata al riciclo creativo nella sua doppia valenza di attività creativa e artistica e di atteggiamento di rispetto verso l’ambiente.
Questo tipo di ricerca ci permette inoltre di differenziarci e lavorare con materiali sempre differenti. Ecco che Rifioriamo offre servizi floreali studiati sull’ambiente, basandosi sulla ricerca e soprattutto sulla conoscenza del committente e di quelle circostanze che rendono unico un evento.
 
Il mercatino dell’usato è una struttura commerciale che ospita oggetti usati di diversa provenienza che vengono messi a disposizione di possibili acquirenti. Siamo nell’era del 99 cent, Ikea, Tiger. Cosa dovrebbe spingere le persone a comprare dal mercatino dell’usato?
 
Rifioriamo dopo due anni amplia il campo di ricerca e di azione, mettendo a disposizione di tutti uno spazio dedicato al ri-circolo culturale, ovvero a quel movimento culturale sotterraneo e non che vive in città. Nel nuovo spazio riserva alle attività culturali una sala detta della Rivoluzione umana (concetto sviluppato da Daisaku Ikeda e portato avanti dall’associazione laica buddista Soka Gakkai): è qui che avviene la socializzazione, la trasmissione del sapere e la condivisione di interessi. Esiste di base una forte collaborazione con altri operatori culturali presenti sul territorio: pittori, poeti, editori, fotografi, artigiani, psicologi, educatori, che credono nel ricircolo culturale e soprattutto hanno scommesso su di noi, sulla funzione educativa di un luogo sociale e credono nell’esigenza dello scambio a 360 gradi.
 

Su cosa si basa l’attività?
In linea con i principi di cui sopra, il riuso – mercatino delle pulci – è un evento mensile della durata di soli due giorni, durante i quali lo spazio si trasforma e gli oggetti, rifiutati da qualcuno ormai stanco di averli nelle cantine, ritrovano una seconda vita. Anche questa due giorni, oltre il suo aspetto prettamente commerciale per fare affari, diventa un momento divertente e di aggregazione.
 
Auguriamo a questa iniziativa tanta fortuna. In questi giorni in Giappone si festeggia la fioritura del Ciliegio, e ogni albero fiorisce a modo proprio esprimendo la propria identità, mette in moto e “manifesta la propria vera natura” (in giapponese: jitai kensho). Auguri Patrizia e Valeria, Ri-Fioriamo!
 

di Valentina Rizzo