Il direttore Tullio Scrimali: “La nostra città deve ambire al ruolo di una città della scienza, una città della conoscenza e oggi anche una città della musica”
Enna conferma la sua vocazione di città universitaria, da oggi apre una nuova scuola di specializzazione: “Musica ribelle Aleteia”, il corso abilitante di musicoterapia diretto dal neuroscienziato Tullio Scrimali. Si è svolta venerdì la cerimonia inaugurale dell’anno accademico e nell’auditorium Vittorio Guidano di via Dante gli studenti dopo una breve ma intensa performance musicale si sono messi subito a lavoro partecipando al primo giorno di lezione.
“Oggi è una giornata davvero importante ed emozionante per me e per tutto il nostro gruppo di lavoro – ha commentato Scrimali – essere riusciti ad attivare una nuova scuola a Enna amplia l’offerta formativa e fa di questa città veramente un polo universitario. Confermo infatti l’alto livello di qualificazione scientifico – didattica e anche musicale di questa Scuola che opererà secondo i più moderni dettami della musicoterapia contemporanei”.
La scuola si rivolge al territorio siciliano e i suoi allievi, il corso è a numero chiuso, rappresentano tutte e nove le province, ci sono infatti iscritti provenienti anche dalla lontana Ragusa e dalla capitale Palermo. Ma Aleteia punta anche all’Estero, soprattutto al Nord Africa con il quale ha già intessuto scambi interculturali di successo. Il corso che interagirà con enti pubblici e privati tramite protocolli d’intesa e tirocini creerà anche in questo caso – com’è consuetudine del sistema Aleteia – un nuovo indotto e crescenti opportunità lavorative.
Presente alla cerimonia di apertura dell’anno di studi il maestro Ferdinando Suvini, violoncellista e esperto in musicoterapia arrivato da Firenze per inaugurare la Scuola come coordinatore della componente musicale delle attività didattiche. “La musicoterapia in Sicilia ha avuto per tanto tempo luci e ombre con corsi che c’erano e chiudevano – ha commentato Suvini, ex presidente dell’Associazione italiana professionisti della musicoterapia –  Adesso potere avere un corso così serio e qualificato al centro della Sicilia e quindi raggiungibile da tutte le persone del territorio mi sembra un punto di svolta quindi io partecipo con grande entusiasmo e motivazione”. L’arte è da sempre una forma di terapia ma certamente le artiterapie oggi vogliono assurgere a un livello di evidenza sperimentale.

“La musicoterapia fino a oggi – spiega il Direttore Scrimali – ha delle basi empiriche ma non ancora dimostrate a sufficienza per quando riguarda lo studio del cervello, noi avremo anche dei laboratori di neuroscienze grazie ai quali, con delle strumentazioni, potremo dimostrare come la pratica della musica o il suo ascolto possano cambiare le condizioni della mente dei nostri pazienti. Un unicum nel panorama internazionale”.

Da Enna dunque un contributo importante per la ricerca sul campo di una disciplina in costante divenire che si occupa di patologie severe quali problemi psichiatrici, Alzheimer, Parkinson, Autismo.  La triennale – che segue i criteri  formativi  indicati da AIM per iscriversi al registro dei professionisti – ha tre percorsi tra loro interattivi e integranti, il percorso concernente le neuroscienze e l’aspetto clinico, il discende deve infatti conoscere la psicopatologia, lo sviluppo della mente, la maggior parte dei quadri clinici e le tecniche terapeutiche e riabilitative; poi c’è un percorso musicale, perché il musicoterapeuta deve sapere utilizzare degli strumenti quindi avremo tra gli insegnanti professionisti diplomanti al conservatorio che insegneranno canto, percussioni,  piano, tastiere e chitarre. E la terza parte infine – la più importante – quella della musicoterapia dove la terapia e la musica si mettono insieme per creare nuove metodologie terapeutiche da integrare in un set clinico in cui si lavora in equipe. Musica Ribelle, si integra bene con il nuovo volto che la città sta assumendo, la Kore è una grande realtà che tutt’oggi annovera 10 mila studenti, la scuola di psicoterapia Aleteia – precedente all’ateneo ennese nata ben 27 anni fa -ha diplomato centinaia di specialisti. Questo ulteriore tassello completa l’offerta formativa nel territorio ennese. “Io credo – conclude il Professore Scrimali – che la nostra città e la nostra provincia debbano ambire al ruolo di una città della scienza, una città della conoscenza e oggi anche una città della musica.”