I ragazzi della sottosezione di Enna al Ritiro spirituale di Acireale: Magnificat: “grandi cose ha fatto in me Dio onnipotente”

Nel fine settimana del 1 e del 2 aprile i ragazzi del gruppo giovani della sottosezione di Enna assieme alla propria responsabile Laura Monastero e il proprio assistente spirituale don Enzo Murgano, hanno partecipato al ritiro giovani e guide 2017, dell’UNITALSI della Sicilia Orientale che si è svolto ad Acireale.

Il ritiro giovani e guide 2017, è stato per i ragazzi occasione di incontro, confronto e di riflessione.

Il ritiro è stato tenuto da Padre Emanuele e da Don Enzo Murgano, Assistente Spirituale dell’UNITALSI della Sicilia Orientale e della sottosezione di Enna. Quest’ultimo ha dichiarato: 

È stato un bel momento di condivisione, in cui tutti abbiamo sperimentato la presenza di Dio e i ragazzi si sono lasciati coinvolgere rispondendo con grande entusiasmo.

Durante l’incontro, si è meditato sul Magnificat, il cantico di ringraziamento e di gioia che Maria ha rivolto a Dio, e in particolare sui versetti “grandi cose ha fatto in me Dio onnipotente”, tema pastorale 2017 dell’Unitalsi che riprende quello proposto da Papa Francesco durante la XXV Giornata Mondiale del Malato celebrata in forma straordinaria a Lourdes l’11 febbraio scorso. L’espressione “grandi cose ha fatto in me Dio onnipotente” è proprio quella di Maria nel momento in cui, dopo l’annuncio dell’angelo, prende coscienza che qualcosa di speciale stava accadendo in lei.

Ho riflettuto proprio su questa espressione “grandi cose ha fatto in me Dio onnipotente” , rivolgendola alla mia vita: soprattutto in questo periodo il Signore sta facendo cose grandi, perché ha messo sulla mia strada Paolo G. e Josè T. che ringrazio per l’opportunità che mi hanno dato d’intraprendere l’ attività del giornalismo. 
Il Signore fa “grandi cose” cosi come si recita nel Magnificat ma dobbiamo essere capaci di cogliere i doni che regala a ciascuno di noi. Dalla catechesi di Don Enzo Murgano i ragazzi hanno preso spunti di riflessione ponendosi delle domande, ad esempio se è più facile pregare da soli o in gruppo. Da questa domanda sono scaturite una serie di pensieri: quella che ha colpito di più è stata quella di Carmelo Nicolosi, capo barelliere della sottosezione di Mascalucia, sul fatto che “Maria è colei che portava in grembo il verbo di Dio e che parte in fretta per andare ad aiutare Elisabetta sua cugina; noi invece molte volte abbiamo la fretta di allontanarci dal nostro servizio”.
Da questa affermazione sorge spontanea una domanda: “noi unitalsiani corriamo in fretta per servire il fratello bisognoso?, oppure abbiamo la fretta di allontanarci dal servizio a cui siamo chiamati.?” ”Il Magnifiacat non è una preghiera inventata da Maria, ma Ella ha rimodulato quello che è presente nei testi sacri ” conclude Carmelo.
Un altro bell’intervento è stato fatto da Giuseppe Galvagno delle sottosezione di Enna, di cui ha partecipato un buon numero di ragazzi (presenti anche 6 degli studenti del progetto di alternanza scuola-lavoro che in questi mesi stanno svolgendo la propria attività presso la sottosezione di Enna). Giuseppe si pone la domanda: “ che cosa vuole Dio da me? O meglio che cosa vuole da tutti noi?” Naturalmente ognuno di noi si dovrà dare la risposta che vedrà più giusta in base alle proprie condizioni morali e spirituali. Un’altra ragazza, Eugenia, afferma che” il Signore bussa alle porte del nostro cuore di ciascuno noi, ma molte volte è difficile aprire il nostro cuore perché siamo presi dai nostri problemi”. Un momento molto forte e commovente è stata la veglia Mariana ricca di canti e preghiere, nella quale durante la sua riflessione, Padre Emanuele ha detto che accogliendo la Sua Grazia che si diventa graziosi!! “E’ stata l’esperienza più bella della mia vita” dice Chiara, una delle sei ragazze del progetto di alternanza scuola-lavoro, così come lo è stata per Anna che mi ha aiutato a prendere appunti durante tutto il ritiro e che mi ha permesso di scrivere questo articolo.