Nel mirino dei 5 Stelle il progetto di ampliamento della discarica di Cozzo Vuturo. Ieri mattina è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Enna, a firma del senatore Mario Giarrusso, della deputata all’Ars Angela Foti e dei consiglieri comunali ennesi Cinzia Amato e Davide Solfato del Movimento 5 Stelle che, prima di depositare la denuncia, hanno incontrato lo stesso procuratore Massimo Palmeri. Oggetto della denuncia, la mancata messa in sicurezza della vasca B2, l’imminente pericolo frane, nonché gli studi medici che accertano l’aumento dei tumori nelle aree vicine alle discariche.
Il Movimento 5 Stelle lotta da anni contro il pericolo di inquinamento ambientale che deriva dal trabocco di percolati dalle vasche B1 e B2 della discarica.
Tra i temi della denuncia vi è la stessa posizione della discarica. “La contrada di Cozzo Vuturo non si presta ad ospitare una discarica – affermano i consiglieri comunali Amato e Solfato – visto ché si tratta di una zona a calanchi, tra due valloni naturali, e pertanto soggetta al pericolo di frane imminenti”. E infine, si denuncia il grave danno che ne deriva anche per la salute pubblica, confermato da uno studio medico condotto dal Dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario della Regione Lazio e che dimostra come vivere vicino a una discarica aumenti il rischio di cancro. “Anche nelle nostre zone ci sono casi che sembrerebbero confermare questa ricerca, – continuano i due consiglieri 5Stelle – come ad esempio i quattro componenti dello stesso nucleo familiare che vivono e lavorano a circa 500 metri dalla discarica di Cozzo Vuturo, e che si sono ammalati di tumore”.
“Abbiamo anticipato al procuratore che faremo altri passi per approfondire aspetti giuridici sull’ampliamento, – interviene il senatore Mario Giarrusso – a breve, infatti, potremmo trovarci a presentare un altro esposto”.
Conclude la deputata all’Ars Angela Foti: “La mancata messa in sicurezza non è solo un dramma ambientale ma anche economico. Diversi grandi comuni in questa provincia, inclusa Enna – dice la Foti – hanno delle percentuali di raccolta differenziata praticamente inesistenti. E’ indispensabile individuare le responsabilità politiche e per questo stiamo sollecitando l’assessorato regionale affinché venga verificato tutto il procedimento amministrativo”.