L’associazione Pro Loco Villarosa ha presentato il restauro di due dipinti su tela del XVIII e le mappe turistiche di Villapriolo e Villarosa. L’importante iniziativa “Tuteliamo il passato, valorizziamo il futuro”, si è svolta domenica alla Chiesa Madre di Villarosa. In programma le relazioni del Presbitero Don Tino Regalbuto, della presidentessa della Pro Loco Villarosa, la giovane Valentina Strazzante, della restauratrice di Beni Culturali Giuliana Maria Ferrara (autrice dei restauri in questione) e del sindaco Franco Costanza. Il tutto moderato dalla giornalista Maria Chiara Graziano.
“Abbiamo beneficiato di due diverse iniziative – afferma la presidentessa della Pro Loco Valentina Strazzante – , per restituire alla cittadinanza quattro importanti opere, che da oggi possono diventare un simbolo della nostra associazione”. “Si tratta della tutela fondamentale della nostra storia, – continua la presidentessa – e quindi della visione verso il futuro. I due dipinti restaurati erano già conservati nella Chiesa Madre di Villarosa, e adesso possono finalmente riprendere vita. Le due mappe, invece, che saranno posizionate nelle due piazze centrali di Villarosa e Villapriolo, rispettivamente piazza Vittorio Emanuele e piazza La Furia, per la prima volta indicheranno i luoghi di interesse culturale e turistico del comune nell’entroterra e della frazione distante una manciata di chilometri”.
Un progetto lungo oltre un anno, che ha visto l’intersecarsi di due diverse azioni, attraverso il progetto Garanzia Giovani, infatti, è stato possibile beneficiare della collaborazione della restauratrice Giuliana Ferrara, e provvedere al restauro dei due qudri del XVIII sec.; mentre grazie al bilancio partecipativo del Comune è stato possibile realizzare le due mappe. “Nell’ottica di valorizzazione del nostro territorio e della nostra storia e cultura, – aggiunge in ultimo Strazzante – siamo riusciti a pensare di fare qualcosa che rimanesse a Villarosa e che magari potesse diventare la base per futuri progetti”.
“L’intervento di restauro dei due dipinti raffiguranti i ritratti dell’arciprete I.M. Falzone e del curato N. La Rosa – spiega la restauratrice Giuliana Ferrra – ha permesso il raggiungimento di un duplice obbiettivo. Oltre al recupero di due dipinti che si presentavano in pessime condizioni conservative, è stato possibile apprendere numerose informazioni relative alla particolare tipologia di questi manufatti. Attraverso le ricerche storiche condotte all’interno dell’archivio e grazie al confronto effettuato con i racconti menzionati dei sacerdoti della chiesa di San Giacomo Maggiore, si è compresa, infatti, l’importanza che nel contesto villarosano assumono questi manufatti, testimonianza storico e artistica di un passato che merita di essere valorizzato. “Si ritiene indispensabile quindi, – conclude Ferrara – una corretta esposizione degli stessi all’interno dei locali annessi alla chiesa, dove la comunità religiosa locale o chi interessato possa godere di una idonea fruizione delle opere”. Il restauro ha ricevuto l’autorizzazione della Diocesi di Piazza Armerina (ente proprietario) e della Soprintendenza di Enna (che ha esercitato l’alta sorveglianza dei lavori lungo tutte le fasi del progetto) gli articoli del Codice dei BB CC e le istanze varie-inizio lavori, tasselli di pulitura, avanzamento e poi fine lavori- te le risparmio.