Centuripe. Lo avrebbero costretto a consegnare un camion con carrellone e un escavatore, da usare per commettere un furto con spaccata in una banca della provincia di Catania. Se poi tutto fosse andato liscio, magari, la vittima era “autorizzata” a presentare denuncia, a carico di ignoti. Ma tre catanesi di Adrano avevano fatto i conti senza l’oste, perché la vittima ha deciso di non cedere al ricatto del racket e li ha denunciati. Così adesso i tre, già individuati  cinque mesi fa dai carabinieri, sono stati rinviati a giudizio.
Il Gup di Caltanissetta Massimo Lauricella, accogliendo la richiesta del pubblico ministero della Dda Roberto Condorelli, ha disposto che vengano processati a Enna, dinanzi al Tribunale collegiale, a partire dal prossimo 4 luglio. In due erano stati fermati in flagrante subito dopo la consegna dei mezzi, mentre il terzo, che gli investigatori ritengono appartenente a una delle cosche mafiose vicine ai Santapaola, è stato sottoposto a fermo un mese dopo. L’inchiesta è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Nicosia, diretti dal capitano Marco Montemagno, e coordinata dal sostituto della Dda Condorelli e dal procuratore aggiunto Gabriele Paci.