Il pm Giovanni Romano della Procura di Enna ha chiesto il rinvio a giudizio di 27 consiglieri comunali, tra cui l’attuale sindaco di Enna Maurizio Di Pietro, l’attuale assessore comunale Giovanni Contino e l’ex assessore Gaetana Palermo. I fatti risalgono al 2014 e le accuse, contestate in veste di consiglieri comunali della scorsa legislatura, per istigazione al falso materiale in atto pubblico.
Gli indagati, va ribadito, lo sono in veste di consiglieri della scorsa legislatura. E l’unica accusa contestata a tutti, a vario titolo, è falso.
“Apprendo dalla stampa di questa richiesta di rinvio a giudizio – dice il sindaco  Enna, Maurizio Di Pietro – Né io né miei legali abbiamo avuto notificato nulla. Mi viene contestata l’indebita percezione di un gettone di presenza di 31 euro netti, 54 lordi, certamente frutto di un errore da parte del verbalizzante della commissione e che, nel dubbio della spettanza di questa somma ho già provveduto a restituire al Comune di Enna – dice il sindaco Maurizio Di Pietro – Sono tenuto a spiegare al giudice la mia assoluta estraneità  ai fatti perché,  credo che, un uomo pubblico abbia doveri ancora maggiori di un privato cittadino anche per la funzione che rappresenta. Sono certo che la magistratura, in tempi brevi, accerterà la mia totale estraneità ai fatti”.