Nessuna richiesta di dimissioni del presidente Armando Glorioso e bilancio approvato. Si è conclusa così l’assemblea dei soci della Srr di Enna, la società per i rifiuti presieduta, per l’appunto, dal sindaco di Nissoria.
Il bilancio della società, che nel 2017 ha avuto un costo complessivo di 100 mila euro (gli amministratori lo fanno a titolo gratuito), è dunque passato a maggioranza, con il voto contrario dei comuni di Valguarnera e Nicosia e l’astensione di Enna. Il costo complessivo non comprende l’occupazione dei nove dipendenti previsti in pianta organica. “Non si è potuto procedere alle assunzioni per mancanza della disponibilità finanziaria dovuta al mancato pagamento da parte dei soci sia della quota annua del 2018 sia delle precedenti quote fino al 2017. Addirittura alcuni Comuni sono debitori perfino del capitale sociale – ha spiegato Glorioso -. In queste condizioni non posso procedere a fare altre assunzione oltre alle tre già fatte, anche se per risparmiare abbiamo previsto di applicare un orario ridotto ai dipendenti nuovi che avremmo assunto. I soci della Srr , cioè i Comuni, sono obbligati per legge a partecipare alle spese dagli stessi approvate nel bilancio di previsione della società.  Ma con diverse motivazioni, in certi casi risibili, finora molti comuni non hanno pagato. Quest’anno il bilancio di previsione viene approvato 4 mesi prima della fine dell’anno per non dare più scuse ai Comuni di non aver avuto il tempo di prevedere la spesa per il sostentamento della società di regolamentazione rifiuti. Il mio auspicio è di non dovere ricorrere ai decreti ingiuntivi per ottenere il pagamento dei crediti”.
L’assemblea era poi chiamata a nominare un componente del cda al posto di Fabio Venezia, sindaco di Troina, che si è dimesso dalla Srr. Ma non si è giunti a niente, perché nessun primo cittadino ha dato disponibilità in tal senso. “Chiedere le dimissioni dell’attuale cda sarebbe un gesto suicida per la società di regolamentazione”, ha fatto notare Glorioso, che ha elencato ciò che la Srr ha fatto.
“Il cda in questi due anni ha lavorato alacremente recuperando tanto tempo perso negli anni precedenti e ottenendo dei risultati concreti – ha detto -. Sono stati assunti 306 operatori e tutti i comuni della provincia di Enna si sono staccati dal vecchio carrozzone Enna Euno spa,  assumendo in proprio  la gestione del servizio. L’impianto di trattamento rifiuti di Cozzo Voturo dopo 15 anni di inattività è stato rimesso in funzione e fra pochi mesi entrerà in servizio il nuovo stabilimento supertecnologico. Resta da risolvere il problema degli altri due impianti, compostaggio e Ccr di Gagliano, come anche la ricollocazione di altre 65 unità circa, che a causa della indisponibilità dei Comuni rischiano ancora di dover aspettare prima di ricollocarsi. Attaccare questo CDA sarebbe sbagliato perché ha lavorato bene portando la provincia di Enna fuori dal baratro, con una raccolta differenziata che va verso i minimi di legge, già raggiunti da molti comuni”.
Nel rinviare il punto della surroga di Venezia, il presidente ha chiesto al primo cittadino di Troina di ritirare le dimissioni,per qualche mese, in modo di raggiungere l’avvio definitivo. “Questo cda – ha fatto notare il sindaco di Pietraperzia Antonio Bevilacqua – cederà comunque il posto ad altri colleghi quando avrà fatto decollare definitivamente il sistema dei rifiuti in provincia di Enna”.
Sì e discusso poi delle dimissioni di Maurizio Salvaggio amministratore unico della società Ambiente e Tecnologie srl, il quale per circa un anno gratuitamente ha svolto il ruolo di amministratore per consentire la nascita della società e il suo avvio. Terminato questo compito ha chiesto di essere sostituito da un manager professionista assunto con un bando come prevede la legge. L’assemblea si è detta d’accordo su questa strada dunque il cda procederà ad individuare un amministratore nei modi e nei termini di legge.
Infine il punto che ha animato il dibattito nelle ultime settimane relativo alla questione del cosiddetto “disagio ambientale”. Glorioso ha detto di non avere mai espresso la sua contrarietà al pagamento del disagio ambientale. Ma dallo studio della normativa è emerso che l’importo di tale disagio va calcolato da un punto di vista tecnico: non c’è nulla da mercanteggiare. La distribuzione di questa somma tra i comuni interessati, ovvero Enna, Leonforte e Calascibetta, “non dipende dalla volontà della Srr”, ha detto il presidente , “ma da un preciso calcolo di legge”.
La questione sarà affrontata nelle prossime settimane da una commissione tecnica che stabilirà quantità e modalità di assegnazione. “Ma per legge non è possibile compensare queste somme con le somme dovute per i conferimenti – ha sottolineato Glorioso -. L’importo è il disagio ambientale sarà accantonato in un apposito fondo e speso man mano che le somme saranno necessarie a ripristinare i danni cagionati dalla presenza della discarica alla rete viaria in particolare attorno ad essa”.
All’assemblea erano presenti quasi tutti i sindaci e nessuno, alla fine, ha chiesto le dimissioni del presidente Glorioso. Anche il sindaco di Nissoria Maurizio Dipietro, che nelle scorse settimane è stato protagonista di un confronto particolarmente acceso con il presidente della Srr.