La visita di Papa Francesco a Piazza Armerina, lo scorso sabato 15 settembre, è stata l’occasione  per verificare l’organizzazione dei soccorsi sia in ambito extra che intra-ospedaliero. L’importanza dell’evento prevedeva, infatti, un massiccio afflusso di fedeli che avrebbe potuto mettere in crisi il sistema Urgenza/Emergenza sia in ambito territoriale che ospedaliero.
Il Servizio 6° dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana, la Centrale Operativa del 118 di Caltanissetta, e l’ASP Enna hanno redatto per l’occasione un Piano di Emergenza Sanitaria per l’evento, disponendo una fitta rete di soccorsi con l’utilizzo sul territorio di Posti Medici Avanzati e ambulanze con rianimatori, medici emergenza territoriali, infermieri del 118 e 19 ambulanze delle associazioni di volontariato (CRI, Misericordie, Pubbliche Assistenza, Giubbe d’Italia, etc) tutte coordinate sapientemente dal responsabile provinciale 118/EN, dott. De Rose, dal responsabile del 118 di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, dott. Misuraca e dal suo staff.
La Direzione dell’ASP di Enna, la dott.ssa Rosalia Lo Gerfo, responsabile direzione medica del Presidio Umberto I, il dott. Renato Valenti, capo Dipartimento Emergenza, e il dott. Di Fabrizio, Hospital Disaster Manager, hanno attivato lo stato di allerta del PEIMAF (Piano Emergenza Improvviso Massiccio Afflusso Feriti) aziendale per gli Ospedali di Piazza Armerina ed Enna, predisponendo un “percorso dedicato” per eventuali situazioni di criticità legate all’evento. Predisposta la collaborazione del personale dell’area di emergenza e dei servizi dei due nosocomi; sono state coinvolte l’U.O. Farmacia dell’Umberto I di Enna che ha garantito presidi sanitari e farmaci per allestimento dei posti e dei mezzi di soccorso, il Servizio Tecnico e Servizio Mensa per far fronte ad eventuali possibili criticità, il Dipartimento Materno/Infantile e il Dipartimento Salute Mentale.
L’intero staff aziendale ha ricevuto i complimenti e l’approvazione del piano di emergenza da parte dell’equipe medica afferente alla Direzione di Sanità ed Igiene del Vaticano per l’organizzazione sanitaria messa in campo in occasione della visita del Santo Padre.