LEONFORTE. Dopo quattro anni dalla realizzazione di quell’orribile puntellamento, finalmente sono iniziati i lavori della Sovrintendenza per la messa in sicurezza e il restauro dell’antica Porta da cui passò Garibaldi, accanto alla Granfonte, attualmente sorretta da puntelli e delimitata da nastri di colore rosso. Si tratta di un lavoro non particolarmente oneroso per la Regione che lo ha finanziato – per circa 40 mila euro, chiesti dalla passata amministrazione, come ha evidenziato l’ex sindaco Francesco Sinatra alcuni giorni orsono in una nota – ma soprattutto è un lavoro importante, perché altrimenti, se non fossero intervenute la Regione e la Sovrintendenza, in piena zona storica, non si sarebbe mai potuta realizzare.
Il suo nome autentico è Porta Palermo. Risale al 1624, ma tutti la conoscono come “Porta Garibaldi” per via del passaggio, proprio da qui, dell’Eroe dei due Mondi, il 15 agosto del 1862. Eppure è ancora recintata e sostenuta da puntelli, per una caduta di massi e pietre risalente al 2014. Il problema principale a ogni modo resta la tenuta geologica delle fondamenta, perché la zona della Granfonte, che si erge al di sopra della cosiddetta Valle del Crisa, è un’area ricca di acqua. Inoltre dal lato della strada provinciale 39 i blocchi l’avrebbero appesantita, al punto che tenderebbe a cedere dai basamenti. Questo avrebbe determinato il cedimento strutturale.