La Compagnia di Enna della Guardia di Finanza, coordinata dal Comando Provinciale e dalla Procura, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo per oltre 1,5 milioni di euro. Il provvedimento giudiziario, ha colpito l’intero patrimonio aziendale di una società Ennese, operante nel settore della grande distribuzione, deliberatamente condotta al fallimento.
L’indagine, partita dall’approfondimento di presunte movimentazioni societarie “atipiche”, mediante complesse indagini finanziarie e documentali, avrebbe consentito di stabilire la riconducibilità della società, oggetto dell’indagine, a quattro persone, le quali, attraverso l’interposizione fittizia di soggetti prestanome e avvalendosi anche dell’apporto di professionisti del settore, avrebbero posto in essere operazioni societarie e immobiliari con finalità fraudolente.
In dettaglio, i finanzieri hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria otto persone, accusandole di bancarotta fraudolenta patrimoniale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Lo scopo degli indagati, secondo le Fiamme Gialle, sarebbe stato far transitare l’intero complesso di beni utili all’attività aziendale in un nuovo soggetto aziendale per il tramite di un contratto di affitto dalla ormai vecchia società, spoglia di qualsiasi utilità e gravata da debiti nei confronti dello Stato e, non da ultimo, di consistenti passività maturate quali retribuzioni dovute e non corrisposte in danno dei lavoratori dipendenti.
Con la cessione del ramo d’azienda, comprensivo di tutti i beni aziendali, sarebbe stata di fatto inibita ogni possibilità di prosecuzione regolare dell’attività commerciale, accelerando il fallimento dell’impresa già in crisi ed esposta per circa 2 milioni di euro.
Comportamenti del genere, sottolineano gli uomini del comandante provinciale, il colonnello Giuseppe Licari, “pongono difficoltà nell’intera economia locale creando un circuito a catena che coinvolge imprenditori onesti, dipendenti delle aziende condotte al fallimento, fornitori, e non in ultimo, il Fisco, depauperando, l’economia provinciale, già afflitta da endemici problemi strutturali”.
Tale azione investigativa rientra tra i prioritari obiettivi della Guardia di Finanza, quale Polizia sociale, tesi a contrastare ogni fenomeno di illegalità, ed in particolare sotto il profilo economico-finanziario, che ostacola la crescita ed altera le regole concorrenziali di mercato, al fine di tutela degli imprenditori onesti e rispettosi delle regole, garantendo così migliori condizioni di vita.