L’Amaci, Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani ha organizzato la quattordicesima “Giornata del Contemporaneo”, con i patrocini dell’Accademia di Belle arti di Catania e PluriEstero, che ha dato il via alla mostra in cui Maria Arena, regista e didatta, presenterà il suo docufilm intitolato “Gesù è Morto per i Peccati degli Altri”. L’opera sarà presentata ad Enna presso il centro culturale PluriEstero, dal 13 al 25 ottobre. Saranno proposti documenti e proiezioni dei lavori filmici. Inoltre, al PluriEstero il 24 ottobre alle ore 10:00 si terrà l’incontro con la regista e la visione del film. Seguirà un seminario di approfondimenti antropologici, sociologici e del linguaggio cinematografico ed artistico a cura dei professori Andrea Rabbito, Adriano Pricoco e Anna Guillot. Con i relatori, il 24 ottobre alle 10 sarà presente lo scrittore catanese Francesco Grasso.
Il lavoro e la ricerca di Maria Arena si sviluppano seguendo una metodologia che si articola attraverso alcune fasi: l’incontro con le persone, l’elaborazione nel confronto, la produzione del bene culturale. La sua capacità, attraverso l’opera, di mettere a disposizione il dato è estremamente interessante; il dato interessa i suoi contemporanei e gli studiosi di oggi come interesserà di certo quelli futuri con maggiori capacità di annessione, di elaborazione ed amministrazione del dato stesso. Il background culturale di M. A. fa sì che si delinei nel suo lavoro una linea coerente e costruttrice di sensi nuovi. I suoi temi portanti, oggi più che nel passato, sono quelli dei diritti fondamentali dell’uomo in quanto a genere, etnia, religione. La regista rivendica il diritto alla dignità e all’ascolto di ogni esistenza. La visione di Arena è illuminista ed anche umanista pur nell’ambito del suo ruolo di insegnante, regista e membro dell’associazione “Trame di Quartiere” (San Berillo – CT) sin dalla sua fondazione. Il suo lavoro sul patrimonio antropologico, sociale ed umano di San Berillo quartiere ghetto del centro storico di Catania, abitato da sex-workers e da immigrati per lo più africani, lo testimonia. Un tema parimenti importante è quello delle soluzioni che lei stessa suggerisce per una evoluzione in senso lato ed una maggiore possibilità di convivenza e confronto con il diverso che si rivela portatore di cultura.
In proiezione al PluriEstero Enna i cortometraggi: ‘Ceremony’, ‘Desertogrigio’, ‘Io/la religione del mio tempo’, ‘Viaggiatore solitario’. La mostra sarà aperta fino al 10 novembre.
(La foto è di Giorgio Marino)