Il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste torna ad occuparsi del progetto presentato dalla ditta Oikos in territorio comunale di Centuripe per la realizzazione di una “Piattaforma integrata di gestione e valorizzazione dei rifiuti da realizzarsi in c.da Muglia”, e lo fa presentando un’interrogazione al Ministero dell’Ambiente. Trentacoste chiede un rapido intervento del Ministro Costa così da “prescrivere al Comune di Centuripe il diniego alla variante al Piano regolatore e quindi alla realizzazione dell’impianto”.
“Da una veloce analisi dell’istanza presentata al Comune, – afferma il senatore 5 Stelle – il progetto appare sostanzialmente un trasferimento della grande e discussa discarica che la Oikos gestisce da anni tra Motta Sant’Anastasia e Misterbianco, in provincia di Catania”.
“L’area, sebbene non direttamente vincolata, – continua Trentacoste – è interessata dalla presenza di diversi beni culturali isolati già catalogati dal Piano Paesistico regionale e tra questi le due masserie Spitaleri, i ruderi di contrada Torre e poi vi è la segnalazione dei resti preistorici con pitture e graffiti di contrada Pietralunga. La stessa area ricade, in parte, all’interno di un’area vincolata idrogeologicamente, in quanto parte di un torrente che si trova immediatamente a monte della fertile Piana di Catania ed è il corpo idrico fondamentale per l’approvvigionamento delle coltivazioni agrumicole della stessa Piana. Inoltre, l’area Muglia è interessata da una presenza geotermale che si manifesta con periodi di emissione e lunghi periodi di stanca, ma che rappresenta un ulteriore momento di complicazione del quadro gestionale di un simile impianto”.
C’è grande preoccupazione, sia dalle Associazioni ambientaliste, che dai cittadini che abitano quel territorio, che coi volge direttamente anche il centro urbano di Catenanuova. Il sito, infatti, secondo quanto risulta al parlamentare grillino, potrebbe ricevere mille tonnellate al giorno di rifiuti con una vasca da due milioni e 800mila metri cubi e la possibilità di gestire 300 metri cubi al giorno di percolati. Il progetto, inoltre, prevedrebbe la costruzione di un impianto di compostaggio da 110 tonnellate quotidiane, e la possibilità di produrre combustibile solido secondario (Css). “Un mega impianto capace di accogliere un quarto dei rifiuti prodotti in Sicilia, con la vasca più grande mai esistita nell’Isola, una vera follia per un’area che vanta produzioni agricole d’eccellenza e meravigliosi paesaggi”.
“Con ogni possibile previsione, – conclude il parlamentare dell’Ennese – la produzione di combustibile da rifiuto rappresenta un preoccupante presupposto alla ‘naturale’ creazione di sistemi di incenerimento (termovalorizzazione), che non fanno parte del sistema ipotizzato dalla Regione Siciliana e, tantomeno, di un sistema teso a garantire la circolarità dell’intero ciclo, confliggendo in tal modo con quanto previsto dalle Direttive UE  relativa ai rifiuti”.
“Non vogliamo una discarica che macchierà l’immagine del nostro territorio, finendo per impoverirlo e un impianto la cui tecnologia appare già obsoleta e lontana dagli indirizzi di una gestione sostenibile dei rifiuti“, conclude il senatore Trentacoste.