Il comune di Enna ha stipulato un protocollo d’intesa con l’associazione musicale-culturale “Passio Hennensis coro polifonico città di Enna”. Le firme sono state apposte nei giorni scorsi alla presenza del sindaco Maurizio Dipietro e di tre rappresentanti del coro diretto da Giovanna Fussone: la presidente Gabriella Cammarata e i coristi Piera Guarnieri e Pino Ingrà.

L’accordo, che ha come obiettivo “quello di promuovere e sostenere le attività e le iniziative culturali e musicali attraverso la realizzazione di programmi dedicati alla cultura musicale del territorio”, riconosce a Passio Hennensis il titolo di “coro rappresentativo della città di Enna” e concede all’associazione dei locali comunali “per lo svolgimento delle attività didattiche e musicali propedeutiche alla realizzazione di concerti o di qualsiasi altro tipo di evento” e l’utilizzo della sala del teatro Garibaldi per attività da concordare con l’amministrazione.

“Un sostegno fondamentale e un riconoscimento importante per tutti noi – è il commento del direttore del coro Giovanna Fussone – dopo il plauso del Collegio dei rettori delle confraternite ennesi, il clero, i club service, il legame profondo con la banda Città di Enna e i tantissimi estimatori che ci seguono ormai da quasi quattro anni, il sostegno dell’amministrazione comunale arriva a dare uno slancio al nostro percorso che mira sempre più alla ricerca storica delle tradizioni musicali legate ai riti pasquali, senza tralasciare i gemellaggi e lo scambio di esperienze musicali”.

E sono diversi gli impegni che la formazione sta portando avanti: a grande richiesta partirà presto la registrazione di un cd sui canti e le musiche della Settimana santa ennese proposti dal coro e dalla banda Città di Enna.

Il 24 marzo, poi, il Coro Passio organizza e ospita a Enna, in collaborazione con l’Associazione regionale dei cori siciliani (Ars Cori), una rassegna regionale di cori. In cantiere anche un convegno promosso da Passio Hennensis sulle tradizioni musicali della Settimana santa con la presenza di esperti del settore.

E intanto, il 18 dicembre è in calendario la “messa dei cori” che sarà celebrata alle 18.30 nella chiesa di San Cataldo da don Giuseppe Rugolo. Dopo la liturgia, ci sarà spazio per un momento musicale offerto alla città: “Voci di Passio”. “Si tratta – spiega Gabriella Cammarata, presidente del coro – dell’esibizione di alcuni dei nostri giovani coristi”.

All’interno della serata il coro augurerà un buon Natale agli ennesi e chiamerà a raccolta i propri fondatori e i nuovi sostenitori per la cerimonia della “firma dell’albo dei fondatori”, “chiunque si senta rappresentato dal nostro percorso musicale e dai nostri progetti culturali, può apporre la propria firma come atto di sostegno morale”, precisa la presidente Cammarata.

Di che si occupa Passio Hennensis?

Passio Hennensis è la formazione più nutrita della città, composta da oltre cento unità, di ogni età ed estrazione sociale, tra coristi, musicisti, collaboratori e da un gruppo di allievi del liceo musicale di Enna. Aderisce all’Ars Cori (Associazione regionale cori siciliani) e il direttore Fussone è componente della Consulta artistica della stessa. Si avvale della collaborazione di professionisti e i suoi coristi partecipano annualmente a corsi di formazione.

La sua storia parte dal 2008: suo nucleo originario è stata infatti la corale Il Cantico che animava le solennità della chiesa di San Francesco, formazione, diretta da Giovanna Fussone, con diversi elementi confluiti poi in Passio Hennensis e che diede inizio alla collaborazione con la banda musicale Città di Enna. Dal 2008 al 2010 la corale è stata invitata dalla banda diretta da Luigi Botte ad accompagnare con canti funebri i fercoli dell’Addolorata e del Cristo morto durante il corteo sacro.

Dal 2015 anima ufficialmente i riti della Settimana santa ennese e svolge attività di ricerca di brani antichi e della tradizione musicale cittadina. È stato il Collegio dei rettori delle confraternite ennesi, rappresentato dal presidente pro-tempore Ferdinando Scillia, a richiedere la presenza costante del coro nella processione del venerdì santo. Il coro è nato così come un’espressione spontanea della città ed è stato denominato Passio Hennensis dallo storico Rocco Lombardo che ha voluto indicare “la passione degli Ennesi per la musica ma anche la passione che attraverso l’arte nobile del canto s’innalza a preghiera nella passione di Cristo”. Durante la processione più silenziosa di tutta la Sicilia, le voci innalzate in canti funebri e lamentazioni (ripercorrendo una tradizione secolare ormai in disuso) trasformano il silenzio mistico in preghiera e attirano da subito la commozione di fedeli e turisti.

Tante le attività musicali e culturali portate avanti negli anni e in collaborazione con altre figure del panorama musicale. Particolarmente significativa, la collaborazione con il maestro Sergio La Duca, che ha visto la partecipazione di alcuni coristi di Passio Hennensis insieme ad altre rappresentanze di cori siciliani, all’animazione di una messa solenne nella basilica vaticana di Biancavilla (Catania) con brani diretti dal direttore di coro, compositore, maestro e direttore della Cappella musicale pontificia Sistina Giuseppe  Liberto e una messa solenne nella stessa basilica diretta dal musicista Marco Frisina, direttore della Pontificia cappella musicale lateranense (le due messe sono state trasmesse in diretta televisiva nazionale su Rete Quattro).

Nel corso degli ultimi anni, il coro ha eseguito il concerto di apertura dei riti della Settimana santa ennese in collaborazione con la banda cittadina e l’orchestra d’archi Eco diretta da Sergio Adamo, evento divenuto nel tempo appuntamento di gran richiamo.

Passio Hennensis ha nel suo repertorio brani di compositori illustri e musiche della tradizione colta ennese. Tra i suoi gioielli, il Popule meus, composto nel 1798 da Giuseppe Coppola e recuperato dall’archivio musicale del Duomo di Enna dopo attenta attività di ricerca. Proposto per la prima volta dopo oltre 200 anni durante il periodo quaresimale 2017, a seguito di trascrizione ed elaborazione di Luigi Botte e Jossy Botte,  il brano ha riscosso grande interesse mediatico in quanto operazione di archeologia musicale.        

Per la Settimana santa 2018 il coro ha recuperato e restituito alla città il brano Processione del venerdì santo a Enna, canto dialettale della fine del XIX secolo che veniva eseguito da zolfatari e minatori appartenenti alla confraternita del Sacro Cuore di Gesù durante la processione del venerdì santo. Il brano è stato recuperato dal musicologo e ricercatore ennese Angelo Cacciato e da lui registrato dalla viva voce di un’anziana donna nel 1978. 

bty