Cita Fabrizio De André, il sindaco di Leonforte Carmelo Barbera, per rispondere alle opposizioni che lo criticano, dopo la revoca dell’assessore Calì. Da “Bocca di Rosa”: “Si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare cattivo esempio”.
“Hanno dato dimostrazione per l’ennesima volta, qualora ce ne fosse bisogno, della loro pochezza politica, così come nel corso di questi lunghi e bui anni hanno dato prova della loro incapacità ad amministrare – scrive il sindaco -. Sarebbe il caso di ricordare alla cittadinanza che se il nostro ente si trova in una situazione di predissesto lo si deve anche a chi oggi dai banchi del consiglio comunale tenta invano di ricostruirsi una verginità politica”.
“Alcuni di loro ricoprivano cariche politiche quando in questo ente, l’enorme mole di debiti fuori bilancio, il ricorso all’anticipazione di tesoreria per più di un decennio e mai ripianata, disavanzo di amministrazione e la deficitarietà strutturale dell’ente, determinavano una voragine con gravi ripercussioni sull’intera comunità. Oggi sentirli parlare di responsabilità, coerenza, di buona amministrazione vuol dire assistere a un vergognoso esercizio di ipocrisia politica”.
Barbera definisce “stucchevole e strumentale ogni solidarietà espressa nei confronti dell’ex assessore Calì, utilizzata come pretesto per attaccare personalmente e non politicamente questa amministrazione e i consiglieri di maggioranza”.
Rispondendo poi alla nota dell’ex assessore Calì, il primo cittadino smentisce che quest’ultimo abbia appreso della revoca solo dai social network. “Le sue affermazioni non corrispondono al vero, dacché lo stesso veniva informato già il 24 ottobre delle mie intenzioni di procedere alla sua revoca – prosegue Barbera -. Intenzioni che gli furono confermate anche in successivi incontri e, quindi, anticipate tramite mail prima dell’atto formale. Quanto alle ragioni della revoca traggono origine dalla assenza totale di qualsiasi rapporto di fiducia con lo stesso Calì. Mi sarei aspettato da lui una più attiva partecipazione alle attività amministrative soprattutto per ciò che concerne le deleghe al commercio e allo sviluppo economico. Nessun atto in tal senso è stato prodotto ad oggi”.
Poi la risposta all’accusa, più o meno velata, “che la giunta abbia posto in essere atti illegittimi”. “Non permettiamo che vengano fatte affermazioni del genere – ribatte Barbera -. Nessun atto illegittimo è stato posto in essere da questa amministrazione e, ad ogni modo, l’eventuale giudizio spetta a chi sta sopra tanto al sottoscritto, quanto al dott. Calì, che, decaduto dalla carica, sembra voglia auto attribuirsi il ruolo di organo giudiziario. Ringrazio il dott. Calì per il contributo dato in campagna elettorale, ma farebbe bene a scendere dal piedistallo sul quale è salito e tornare con i piedi per terra”.
“Noi continueremo per la nostra strada al fine di portare avanti il nostro programma, nonostante gli attacchi di chi non ha prodotto nulla come amministratore e ancor meno come opposizione”.