Riceviamo e pubblichiamo una nota del Movimento politico Avanti Uniti per Leonforte e dal suo capogruppo Angelo Leonforte.  
«La stanchezza lasca spazio alla soddisfazione»: così, con la consueta solerzia comunicativa sui social, l’8 settembre scorso il vicesindaco e assessore al ramo Nino Ginardi annunciava l’approvazione delle linee guida del bando per la refezione scolastica.
Con la medesima immutata solerzia, mercoledì 28 novembre comunicava la costituzione del tavolo tecnico per affrontare i problemi della scuola, promettendo un “investimento significativo e duraturo” da parte dell’amministrazione Barbera.
Ma veniamo dalle parole ai fatti.
La gara per la refezione scolastica, lanciata con una base d’asta evidentemente al di sotto di qualsiasi ragionevolezza, è andata deserta ed è alla fine approdata all’affidamento diretto! Nessuna delle proposte costruttive avanzate dal nostro gruppo è stata ritenuta meritevole di considerazione: dalla differenziazione del prezzo dei pasti fra i diversi ordini di scuola, ai buoni pasto per le famiglie più numerose, all’introduzione di scelte sostenibili per arginare il consumo di plastica, peraltro oggetto di una mozione approvata all’unanimità dal consiglio comunale!
Alle porte delle vacanze natalizie, il servizio non è ancora partito, la riunione di terza commissione convocata d’urgenza per definire i controlli igienico-sanitari e l’utilizzo del personale comunale è stata disertata in blocco da consiglieri di maggioranza e assessore al ramo (probabilmente impegnati nell’ennesimo selfie di gruppo) e la refezione scolastica continua a rimanere nel limbo!
E del resto, con le somme previste e sempre che questa macchina riesca a mettersi in moto, l’anno prossimo i nostri bambini verranno probabilmente nutriti con l’aria fritta che tanto piace a questa Amministrazione di supereroi…
In compenso, per il riscaldamento delle aule proprio qualche giorno addietro il Sindaco con il suo cavallo bianco ha scavalcato d’un balzo le competenze degli uffici comunali – in spregio a tutte le norme e regolamenti vigenti ed in barba a quella legalità e trasparenza tanto millantata anche dal suo fedelissimo vice – ed è giunto in soccorso dei poveri studenti leonfortesi, emanando di proprio pugno l’ordinanza d’urgenza con la quale ancora una volta si affida il servizio per la manutenzione e il controllo delle caldaie nelle scuole a una ditta di propria FIDUCIA! Un’ordinanza d’urgenza alle porte del mese di dicembre, per una questione di ordinaria amministrazione e quindi prevedibile con largo anticipo e perfettamente gestibile con le procedure regolari, che ha per di più l’ineffabile pregio di far pesare l’intervento di un mese nelle tasche del contribuente quanto un terzo della spesa dell’anno scorso per l’intero anno scolastico!
Altrettanto inefficace l’azione dell’amministrazione sul fronte dell’accorpamento delle scuole. La proposta, promossa dal Sindaco ancora una volta a suon di delibere unilaterali e sonoramente bocciata dalla commissione provinciale, ha sostenuto il mantenimento dei due circoli didattici già condannati all’estinzione dalla legislazione attuale e precluso di fatto la strada alla formazione di due istituti comprensivi: una scelta di opportunità che avrebbe consentito di mantenere personale e autonomia delle scuole, di razionalizzare la distribuzione dei servizi scolastici all’interno dell’abitato e sarebbe anche venuta incontro alle esigenze di molte famiglie. L’assoluta mancanza di lungimiranza dell’amministrazione nel sostenere questa ipotesi alternativa ha sortito come unico risultato la previsione di accorpamento dei plessi scolastici leonfortesi alle scuole dei comuni vicini, che non assicurerà la presenza quotidiana della dirigenza, finirà col pregiudicare la permanenza di alcune segreterie, e continuerà a produrre disagi per gli utenti e per il personale.
Sempre sul fronte del sostegno alle famiglie, la cronaca delle ultime ore ci annuncia il dimezzamento dei servizi dell’asilo nido a causa di un ennesimo errore burocratico – stranamente rilevato quando il bando di gara era nel pieno dello svolgimento – che il 28 settembre scorso ha impedito di affidare a una delle cooperative partecipanti il servizio pomeridiano e del sabato, volto a soddisfare le esigenze di parecchie famiglie. Questi disservizi non solo alimentano il disagio dei nuclei familiari con due genitori lavoratori, ma finiscono col drenare l’utenza dal servizio pubblico alle realtà private, mettendo a repentaglio anche i posti di lavoro dei dipendenti comunali. Al danno si aggiunge la beffa!
La verità è che questa amministrazione non è realmente interessata alla risoluzione di questi problemi. Non comprende che il funzionamento dei servizi scolastici e l’apertura delle scuole e degli asili a tempo pieno arricchiscono le famiglie, e in particolar modo quelle disagiate, che vedono nell’istituzione “scuola” uno stimolo non indifferente per la crescita umana e a volte anche sociale dei propri figli, oltre che un argine al delicato problema della dispersione scolastica che al sud cresce in maniera esponenziale.
Ovviamente, nulla si muove, nessun alito di vento scalfisce l’imperturbabile serenità dei nostri amministratori, né li distoglie dall’impegnativo compito di dar fiato alle trombe sui social, sulla stampa, nelle riunioni consiliari e nella casa comunale per riempire di frastuono il vuoto pneumatico di pensiero e di azione.
Per i cittadini, l’insoddisfazione lascia spazio alla stanchezza!