ASSORO. Un messaggio solenne per dire no alla barbarie della violenza sulle donne, lanciato da un contesto di amore assoluto, come la ricostruzione dell’ambiente della Natività del Cristo. Angelo D’Albano, figlio di Giovanni, storico barbiere di Assoro, cultore della tradizione natalizia, ha deciso questo tema, collocato all’ingresso, per arricchire di impegno civile tradizione e devozione che trasudano, da sempre, nel suo Presepe, allestito quest’anno in un locale di via Mercè 97.
Da decenni, il Natale a casa D’Albano ha i colori della tradizione religiosa, grazie agli allestimenti originali curati nei più minuziosi particolari da questa famiglia, pronta anche a spostarsi verso altre zone d’Italia in cerca di pastorelli o pecorelle con cui allestire la composizione. Un’opera da sempre esposta al pubblico gratuitamente. Una questione di famiglia. E con il trascorrere del tempo, il presepe dei D’Albano è divenuto un punto di riferimento, tra quelli di privati. “Il presepe – racconta il giovane Angelo – sarà visitabile tutti i pomeriggi dalle 13 alle 21, e fino all’11 gennaio”.
Di fronte alle immani tragedie raccontate dalle cronache, così, il giovane Angelo ha deciso di riproporre un tema già denunciato in passato e ribadire, in maniera eclatante, il proprio “no” alla violenza di genere. Per questo ha anche collocato delle scarpette rosse ai piedi della composizione artistica, ben visibili dall’ingresso, prima ancora del muschio e della capanna con il bue e l’asinello. “Abbiamo messo anche un cartello con su scritto specchiAMO, per dire no alle continue violenze ai danni delle donne – conclude l’allestitore del presepe -. Un tema di stringente attualità che vogliamo ribadire approfittando dell’immagine, attualissima a sua volta, dell’ambiente della Natività del Cristo”.