Dopo il successo editoriale del fumetto “Agata – Storia di una Santa”, Fabia Mustica, disegnatrice autodidatta e sceneggiatrice, con la casa editrice “Sikè” ha dato alla stampa l’artistico libro “Giovanni Verga – Cinque novelle a fumetti” realizzato a colori con carta patinata.
Con la lettura magistrale di Silvio Benintende, attore per diletto, lo scorso venerdì il libro è stato presentato al Circolo di Compagnia di Leonforte dialogando con l’autrice Giovanna Maria, docente dell’Università popolare di Leonforte, e Cettina Capizzi, affermata illustratrice della città di Enna.
Le novelle dipinte da Fabia Mustica sono Nedda, Rosso Malpelo, Cavalleria Rusticana, La roba e La lupa scelte, a dire dell’autrice, “per la ricchezza e l’umanità dei personaggi e per gli spunti che mi hanno offerto nella rappresentazione grafica,” non modificandole “né dal punto di vista sintattico né sul piano delle scelte lessicali” e attendendosi “il più fedelmente possibile alle descrizioni precise e dettagliate” del grande scrittore verista Giovanni Verga.
Dopo la presentazione del pediatra Paolo Mineo, presidente del Circolo e l’intervento dell’editore Emilio Barbera che ha definito originale il libro di Fabia Mustica, affascinata dal libro-fumetto che le ha fatto conoscere tanti dettagli di Giovanni Verga, è intervenuta Giovanna Maria, che, inventandosi un’originale lettera come scritta dallo scrittore siciliano, ha elogiato l’autrice per aver disegnato persone, ambienti e paesaggi con lo stesso stile asciutto, senza fronzoli e stereotipi, di Giovanni Verga. La scelta narrativa, a suo dire, aggiunge valenza al pregio artistico del libro, un libro da adulti e, anche, per adulti.
Cettina Capizzi ha fatto l’excursus storico del fumetto all’inizio considerato un’arte minore per ragazzi, oggi, a cominciare dal “Poema a fumetti” del 1969 dello scrittore Dino Buzzati, diventato una forma d’arte autonoma.
Il libro si pregia dello scritto della docente e saggista Dora Marchese, che ha elogiato Fabia Mustica nel “rendere con la tecnica del fumetto e della illustrazione, essenzialmente improntate all’uso del discorso diretto, le tecniche comunicative peculiari a Verga e al verismo”.
Per il dirigente scolastico Giuseppe Adernò “con questo contributo didattico, l’Autrice entra nel mondo della letteratura, rendendo omaggio a un catanese illustre, degno di meritato ricordo”.
Per il salesiano, scrittore e pubblicista, docente ed educatore Marco Pappalardo, in un periodo in cui i piccoli e i giovani aperti al mondo dei social leggono poco, “la scelta del fumetto, del racconto anche attraverso le immagini, è un’ottima scelta da percorrere e un’adeguata proposta”. Il libro-fumetto di Fabia Mustica “è uno di quegli strumenti da considerare valido per l’educazione ala lettura senza la paura del difficile, a scuola e a casa”.
In quarta di copertina, il giornalista-scrittore e critico d’arte Renato Genovese ci fa presente che Fabia Mustica ha realizzato “una costruzione sapiente delle singole tavole in base ad un proprio ritmo narrativo che ci ricorda l’epica delle ballate popolari”.

Giuseppe Sammartino