NISSORIA. Con i saluti istituzionali del sindaco Armando Glorioso, domenica 23 dicembre appena trascorsa, nella biblioteca comunale di Nissoria, è stato presentato il libro “Scarabocchi d’amore” di Graziella Campagna avente l’amore come tema dominante perché bisogna “amare di più. Amare meglio. Amare male. Ma amare”.
Il testo narra:
L’amore per il nipote Luigi (Creatura dolcissima innocente, sbocciata come un fiore placido e beato ignaro delle perfidie umane… il volto tuo fatto di rosei petali di luna – poesia La vita);
per il nipote Matteo (Camminerai cantando alla vita e alla luce del sole caldo d’agosto – poesia A Matteo);
per lo sposo (Tu sempre per me il grande amore – poesia Amore Infinito);
per il padre (T’amo padre mio e t’ho sempre amato sono fiera di te – poesia A mio padre);
per la madre (L’unica a cui posso confidare tutto il mio futuro e i miei progetti senza paura di essere tradita…perderti sarà un po’ la fine – poesia A mia madre);
per le figlie (Vi seguirò e come seme germoglierete nella terra fertile trapunta dal magico sole. Abbraccerò l’alba per regalarvi trasparenze che riflettono sirene in mare di sogni e di speranze – poesia Figlie);
per l’amico (L’amicizia è un sentimento unico che insegna a vivere la vita con serenità e gioia… L’amicizia aiuta a scalare montagne di paura, di tristezza e di solitudine – poesia Amico mio);
per la sorella Maria (Le tue primavere sono state gioiose, fiorite e cariche di foglie. Ora sei con il tuo Dio in cui credevi tanto. Amalo sempre per vivere in eterno- poesia A Maria).
E’ presente di più:
L’amore tra una donna e un uomo perché “è un sentimento diverso da tutti gli altri, più coinvolgente, più caldo di altri” (Amo il tuo odore, le tue carezze, il tuo abbraccio, quale amplesso sconvolgente e proibito. Come foglia dell’albero mi nutri e canti il fiorire della vita – poesia Gharbi).
Piacevoli racconti, eccellenti poesie, non scarabocchi, il libro di Graziella Campagna, che rispecchia una raggiunta maturità artistica.
La poesia, che è un atto creativo, una forma d’arte per il suo significato, per alcuni la più spontanea e profonda narrazione dell’anima, per essere tale abbisogna sempre d’ispirazione e maturità artistica. Il poeta, infatti, soltanto quando è ispirato sente in sé irrefrenabile un fuoco interiore e trova sempre le parole, i versi giusti per esprimere al meglio i sentimenti e la sua visione del mondo.
I capolavori artistici, letterari, musicali, l’arte in generale, sono momenti creativi in cui l’artista, estraneandosi in toto dal tempo e dallo spazio, diventa un tutt’uno con l’opera realizzata non più riproducibile nella sua bellezza e per la sua unicità. Un’opera d’arte è il frutto, il segno tangibile e visibile, della genialità dell’artista.
Le opere dei grandi artisti sono irripetibili, si distinguono nel tempo per la loro originalità e rispecchiano il progredire dell’arte nella storia dell’umanità.
Tali doti imprescindibili, necessari per essere poeti, sono presenti nelle poesie di Graziella Campagna, come dimostrato da tantissimi premi ottenuti in concorsi internazionali, nazionali e locali.
Questa capacità di fare arte e d’esprimere la propria intimità spirituale si trova anche nei suoi racconti, scritti in una apprezzabile forma letteraria.
Dedicato “a tutti quelli con cui ho danzato in amore e in amicizia”, il libro è arricchito dai disegni del bravissimo pittore favarese Ignazio Cinquemani, nissorino per adozione, dalla dotta prefazione del preside Ignazio Furnari e dalla raffinata introduzione del giornalista Josè Trovato.
Con l’editore Salvo Bonfirraro quale moderatore, hanno dialogato con l’autrice il giornalista-scrittore Pino Sammartino, che ha indicato le necessarie qualità per essere poeti e anche artisti, il poeta Nello Sciuto, al quale il libro ha suscitato incommensurabili emozioni, il dirigente scolastico Ignazio Furnari, secondo cui Graziella è riuscita a raccontare e cantare i propri sentimenti e quelli di tutti, il giornalista-scrittore Josè Trovato, che ha apprezzato la lettura piacevole e interessante del libro.
Con musiche di sottofondo ben eseguite dai fratelli Ivan e Alessio Lo Gioco, alcune delle più belle poesie del libro di Graziella Campagna sono state lette con maestria da Luca Fantino e Lorena Sammartino.
Il dirigente ospedaliero Pino Bonanno, già sindaco di Leonforte, collega e amico fraterno, di Graziella Campagna ha menzionato l’encomiabile comportamento nel lavoro.
Graziella Campagna ha ricordato che il suo libro è una scommessa con la vita.
Una vita, la sua, piena di gioia e tanto dolore, sorretta, però, dalla fede in Dio e dall’ottimismo della volontà.
A suo dire, non ci si deve mai arrendere. La migliore medicina siamo noi. Chi lotta con il cuore, con l’anima che non muore mai, alla fine vince.
La vita è bella, è nostra, va sempre vissuta per se stessi e per gli altri.
(Le foto sono del fotografo Antonello Camiolo)

Giuseppe Sammartino