Sabato scorso, in un noto locale di Pergusa, un gruppo di imprenditori della provincia ha voluto incontrare i due parlamentari nazionali pentastellati, l’onorevole Andrea Giarrizzo e il senatore Fabrizio Trentacoste.
I rappresentanti delle imprese sono stati guidati da Totò Puglisi, dirigente di associazioni imprenditoriali che vanta una lunga tradizione nella ricerca di prospettive di sviluppo del territorio. Ai due parlamentari non sono stati chiesti impegni o soluzioni, bensì una concreta voglia di ascolto. E così i protagonisti dell’incontro sono stati gli imprenditori che finalmente hanno avuto il tempo per proporre la loro analisi davanti chi, in parlamento, dovrà poi cercare e trovare una soluzione. E dallo sfogo dei capi azienda ennesi sono emersi tre capisaldo che il mondo politico ha il dovere di attenzionare con interesse se vuole tentare di dare finalmente concretezza alla voglia di sviluppo locale: 1) Zone Franche; 2) Viabilità provinciale fortemente precaria; 3) Alto costo del credito.
Come detto l’incontro è stato guidato da Puglisi ma fortemente voluto da un nutrito gruppo di rappresentati di piccole e medie imprese che messe da parte le sigle di appartenenza hanno prodotto uno sfogo da condividere con i parlamentari nazionali. Superata questa fase l’obiettivo è dare organicità alle lamentele e fare gruppo per ottenere risposte alle comuni istanze. In questa seconda fase entreranno in campo i parlamentari Garrizzo e Trentacoste che si sono detti felici di poter condividere l’analisi e pronti, nel futuro, per sostenere le battaglie, che non sono di un gruppo di imprenditori, più o meno ristretto, ma dell’intero territorio.
Da un’analisi a 360 gradi è emerso un quadro spettrale della economia ennese. La pessima viabilità genera un aumento di costi dovuti ai trasporti, tale da rendere poco concorrenziali i prodotti locali. La tassazione non può essere più definita una contribuzione ma un salasso e come se non bastasse il costo del denaro ha toccato punte assai elevate. Da parte loro gli istituti di credito pur millantando enormi possibilità, di fatto, non sviluppano ne accompagnano i flussi di credito e anzi tengono le borse ben chiuse.
“Nessuno di noi ha in mano la bacchetta magica – dice Totò Puglisi – ma alcuni strumenti possono essere messi in campo come per esempio la creazione di Zone franche, o un aiuto a chi vuole creare reti di impresa.” “Con molti degli imprenditori che sono stati presenti all’incontro siamo cresciuti insieme, abbiamo creato un rapporto che va al di là di quello professionale. Conosco personalmente loro ed i loro figli e so bene con quale coraggio vanno avanti, per questo mi fa rabbia vederli così bistrattati da chi dovrebbe invece ascoltarli. Mi auguro che questo possa essere solo il primo di una serie di incontri.” E di certo lo sarà considerato che per i due parlamentari pentastellati il tempo dell’ascolto è finito. Adesso bisogna calare l’analisi sul concreto, ricercare le varie soluzioni e appena trovate impegnarsi per raggiungerle. “Da soli è pressocchè impossibile – conclude Puglisi – ma con una squadra, quale quella che stiamo creando, le possibilità di centrare l’obiettivo crescono”.