VALGUARNERA. La vittima, che da qualche tempo viveva all’Estero, alle 14,30 del 22 settembre 2010 si trovava da sola, in attesa di partecipare ad una procedura esecutiva, nell’ambito di un rito giudiziario. E lui ne avrebbe approfittato, presentandosi come un appartenente al corpo della Polizia municipale per entrare in casa e approfittare di lei, con baci e palpeggiamenti, prima di scappare, perché la donna si era messa a urlare. Per questo un vigile urbano, Giuseppe Pelligra, è stato condannato a 1 anno e 2 mesi di reclusione, pena sospesa. L’imputato dovrà pagare una provvisionale di 5 mila euro alla vittima e rifondere le spese di costituzione di parte civile alla donna, assistita dall’avvocato Salvo Ficarra del foro di Catania. Difeso dall’avvocato Luigi Spinello, l’imputato aveva respinto le accuse. La condanna è stata emessa dal gup Vittorio La Placa. Pelligra avrebbe afferrato per il collo la vittima, l’avrebbe immobilizzata e costretta a subire palpeggiamenti al seno e baci sul collo e sulla bocca. Parte civile si è costituito anche il Comune di Valguarnera, assistito dall’avvocato Mauro Di Carlo.
“Il materiale probatorio a mio avviso era evidente ai fini della pronuncia della responsabilità penale dell’imputato – afferma l’avvocato Ficarra -. Ora comunque attendiamo di leggere la sentenza per comprendere le motivazioni”.
Nessun commento da parte del difensore dell’imputato. Quando saranno depositate le motivazioni della sentenza, a ogni modo, inizieranno a decorrere i termini per eventuali ricorsi in appello da parte della difesa.