Piazza Armerina. Piena assoluzione per i tre imputati del processo bis sul delitto di Giuseppe Avvenia, il giovane ucciso per le strade del centro storico nella notte fra il 2 e il 3 ottobre del 2008. Dopo le condanne definitive, risalenti al 2013, dell’assassino, un fiancheggiatore e uno dei mandanti, sono stati assolti adesso per la seconda volta i piazzesi Giuseppe Magro e  Giuseppe Lombardo, che erano ritenuti dall’accusa tra i mandanti dell’omicidio; ed è stato assolto pure Umberto Castronovo, che per l’accusa avrebbe avuto a sua volta un movente, ipotetici scontri con la vittima, e che era accusato di essere colui che procurò i proiettili per ucciderlo.
Il processo si basava sulle teorie, già cadute in sede cautelare, del collaboratore di giustizia Aldo Consoli, detto “lo scienziato” – reo confesso di vari delitti, tra cui anche questo – ma il Gup di Enna Vittorio La Placa ha assolto tutti e tre gli imputati. Anche perchè le rivelazioni di Consoli sono state ritenute inattendibili. 
Per l’omicidio, come detto, sono stati già condannati in via definitiva il killer, il giovane piazzese Giuseppe La Rosa, il fratello complice Roberto La Rosa e il mandante reo confesso, ovvero Consoli.
Ma l’accusa sosteneva che Avvenia fosse stato ucciso non solo per contrasti avuti con Consoli, ma anche con Magro, Lombardo e Castronovo. Fu proprio Consoli a dichiarare che ad ordinare il delitto, assieme a lui, fossero stati Magro e Lombardo. Per l’accusa, i tre “mandanti” avrebbero assoldato La Rosa, che in quel momento aveva difficoltà economiche e si sarebbe “accontentato” di una paga da 4 mila euro. Avrebbero fatto una colletta per pagarlo: Magro e Lombardo avrebbero messo 1.500 euro a testa, Consoli solo 1.000 perché poi, con l’aiuto di Castronovo, avrebbe trovato l’arma e le munizioni. Ma l’intera parte dell’inchiesta legata a Magro, Lombardo e Castronovo è adesso caduta.
La Rosa per il delitto sta scontando una condanna definitiva a 16 anni, il fratello Roberto 17 (una pena maggiore benché sia ritenuto solo un complice); e Consoli 16. Magro e Lombardo erano già stati arrestati e processati per questo omicidio, ma assolti in primo grado, diversi anni fa. Allora erano ritenuti tra gli esecutori, ipotesi che però non resse. Poi Consoli iniziò a parlare. E il Pm Marcello Cozzolino fece ricorso, ottenendo la riapertura del processo. Gli imputati assolti sono difesi dagli avvocati Egidio La Malfa, Norberto Liggieri e Luca Di Salvo.