Il consiglio comunale di Leonforte tenutosi ieri non ha tradito le aspettative: molti interventi, diverse timide rassicurazioni ma poche certezze. Presenti i rappresentanti istituzionali di Agira, Nissoria e Assoro. Come preannunciato, ha preso parte al consesso il commissario straordinario dell’ASP di Enna Francesco Iudica, assieme ad altri vertici dell’azienda. Il commissario ha lungamente introdotto la discussione spiegando quali sono le linee direttrici in base alle quali intende ripensare la sanità in provincia di Enna. E come anticipato al consiglio comunale di Nicosia l’altro ieri, anche a Leonforte ha ribadito la necessità che i quattro presidi ospedalieri presenti in provincia superino divisioni e rivalità e in un’ottica di collaborazione si possa immaginare un modello basato sulla creazione di un grande unico “ospedalone” in provincia di Enna, che diversifichi l’offerta distribuendo nel territorio servizi e specializzazioni.
Utopia? Qualcuno l’ha definita una chimera.
Ma il consiglio è stato convocato per entrare nel merito dell’adeguamento della rete ospedaliera previsto dal decreto 11 gennaio 2019 dell’assessorato regionale della salute. Decreto che, a detta dello stesso dottore Iudica, manca di una visione unitaria ed è carente di prospettiva.
Dello stesso avviso il sindaco di Leonforte Carmelo Barbera, il quale ha confermato di voler tenere ferma la posizione istituzionale espressa nel documento unitario approvato dal consiglio comunale già il 27 luglio 2018 e ha comunicato di essere in fase di valutazione rispetto alla opportunità di proporre ricorso al Tar eccependo la difformità di classificazione che vede l’FBC di Leonforte qualificato come ospedale di zona disagiata e non, così come si auspica, di ospedale di base. Opportuno rammentare che innanzi al Tar è già pendente un ricorso presentato dal Comune di Leonforte contro il precedente decreto regionale 31 marzo 2017; ricorso la cui trattazione pare essere prevista per il prossimo 4 aprile.
Occorrerebbe oggi capire se sussistono i presupposti normativi su cui fondare una strategia vincente e non controproducente per la già critica posizione del presidio di Leonforte.  
Intanto il consiglio comunale ha deciso di aggiornare i lavori al 20 marzo per determinarsi in ordine alle azioni da intraprendere che, salvo sorprese, dovrebbero condurre alla intenzione unanime di impugnare il suddetto decreto regionale dell’11 gennaio 2019.
Resta ferma la preoccupazione della popolazione sul futuro del nosocomio Ferro Branciforti Capra, avvertita ancor di più negli ultimi giorni, considerato che bisogna accontentarsi dello strumento della teleradiologia visto che non è possibile usufruire della Tac per la mancanza di radiologi in struttura.

Adriano Licata