La rapida diffusione dell’uso di Internet tra le giovani generazioni ha reso necessaria un’attività di prevenzione e informazione sui rischi connessi all’utilizzo della rete.
Questo è stato l’obiettivo dell’incontro tenuto dal sostituto commissario Diego Celi, dal vice ispettore Gaetano Menzo, dal sovraintendente-capo coordinatore Marco La Malfa e dall’assistente capo coordinatore Vito Latora, appartenenti al Compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Enna, che si occupa di fornire un’adeguata risposta alle sempre nuove frontiere tecnologiche della delinquenza e a garantire i valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di comunicazione.
La conferenza s’inserisce nell’ambito del progetto di educazione alla Legalità di cui è referente il professore Michele Bertino, che ha introdotto i lavori in presenza dei 145 studenti frequentanti le classi del secondo anno dei quattro indirizzi di studio dell’IIS “E. MEDI” di Leonforte.
La conferenza, svoltasi nell’auditorium della sede di via Vivaldi, dopo la premessa sull’uso di Internet che è ormai diventato indispensabile come mezzo di scambio di informazioni, di accesso alle grandi banche dati, di esecuzione di transazioni e disposizioni finanziarie, di ideazione e creazione di nuove attività professionali etc. ha messo in evidenza i punti di debolezza della Rete stessa, da qui è emerso il principale compito operativo della Polizia Postale che è quello di prevenzione e contrasto della criminalità informatica. Quindi gli studenti sono stati sensibilizzati sui rischi e sulle conseguenze di un ingenuo e poco prudente uso dei social, sui pericoli che si annidano dietro contatti ritenuti sicuri e sui tanti reati che vengono commessi o subiti dagli adolescenti per mezzo della rete internet, come il cyberbullismo, il cyberstalking, la pedo-pornografia, etc.
L’esposizione di questi temi è stata corredata da foto e video tratti da fatti realmente accaduti e che, purtroppo, talvolta, simili o comunque vicini alla vita social di alcuni dei giovani presenti. Non sono mancati dei riferimenti agli effetti psicologici e alle devastanti conseguenze che hanno sulle vittime questo genere di crimini. I relatori hanno catturato l’attenzione dei presenti che hanno mostrato interesse e partecipazione. L’incontro si è concluso con la somministrazione di un questionario sull’argomento destinato alle valutazioni statistiche del Ministero.