Si erano manifestati sin dagli anni Novanta i primi cedimenti dei versanti sottostanti la via Mazzini, una delle arterie principali di Piazza Armerina. Da qui l’esigenza di pianificare un intervento di consolidamento complessivo di un’area in cui ricade anche la piazza Falcone-Borsellino, che nel settembre scorso ospitò la visita di Papa Francesco e che è regolarmente destinata ad accogliere tutti i grandi eventi che si svolgono nel centro dell’Ennese. L’Ufficio contro il dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, ha dunque pubblicato la gara per affidare una serie di indagini geologiche e la progettazione esecutiva dei lavori.
«Da periferia del centro abiotato – sottolinea il governatore Musumeci – è diventata nel tempo una zona nevralgica, utilizzata oltre che per il mercato settimanale anche per tutte le manifestazioni capaci di richiamare una grande massa di gente come è avvenuto in occasione della presenza del Santo Padre. Ragioni di sicurezza, ma anche di decoro urbano, ci spingono a intervenire dopo un trentennio in cui si è fatto poco, o nulla, per arrestare il progressivo cedimento del terreno responsabile di crepe profonde su manto stradale e muraglioni di contenimento. Una volta acquisito il progetto esecutivo, potremo realizzare tutti gli interventi necessari per i quali sono già stati stanziati complessivamente due milioni di euro».
L’intera area fu realizzata negli anni Cinquanta riempiendo con materiale di risulta un vallone profondo venticinque metri. L’infiltrazione d’acqua è tra le cause principali dei fenomeni di dissesto per cui si renderà necessario progettare opere di drenaggio, mediante pozzi e trincee, accompagnate da interventi di ingegneria naturalistica che prevedano la piantumazione di essenze vegetali.