La città dei mosaici, Piazza Armerina, si prepara a ricevere, il 12 e 13 aprile, i maggiori esperti italiani di pneumologia per il VI° convegno di Medicina respiratoria. Presentato, all’ospedale Umberto Primo di Enna, l’intenso programma che vedrà confrontarsi un centinaio di specialisti sulle complesse patologie che riguardano l’apparato respiratorio e per incidenza quello cardiaco. A presentare l’evento scientifico, il suo organizzatore, il presidente Giuseppe Rossetto, responsabile del Servizio di pneumologia del presidio territoriale dell’ospedale Chiello, insieme alla pneumologa Angela Campagna, componente anche della segreteria scientifica; al tavolo il direttore sanitario dell’Asp di Enna, Emanuele Cassarà per sottolineare l’attenzione dell’Azienda al convegno che patrocina e alla pneumologia sul territorio.
“I dati che riguardano le patologie pneumologiche non sono certo confortanti. – ha dichiarato Rossetto –  La Bpco ovvero la broncopneupatia cronica ostruttiva nel 2020 sarà la terza causa di morte nel mondo.  In Italia la malattia colpisce il   4,5   della   popolazione; in   Sicilia si contano circa 250 mila pazienti. Più di 5 mila praticano ossigenoterapia. Nel distretto sanitario Enna – Piazza Armerina, 300. Nell’ennese – continua lo pneumologo –  i dati rispecchiano quelli nazionali. In Sicilia lo 0,4 per cento (di 4.600 milioni) soffre di asma, quest’ultima tra il 2017/18 ha causato ancora morti. Nel corso degli anni, ho notato che, i medici di famiglia sono più attenti, prescrivono più spesso la spirometria, esame gold standard per individuare entrambe le malattia ma si limitano a curare queste patologie con semplici broncodilatatori che migliorano solo temporaneamente”.  Dall’Asma non sono esenti i più piccoli: “l’asma del bambino è determinata da polveri, allergeni e vi è una crescita di quelle determinate dalle allergie alimentari – spiega la pneumologa Campagna – queste ultime provocate da additivi e conservanti, prima causavano solo dermatiti ed eczemi, oggi sfociano nell’ asma e nelle riniti”.
Al centro del dibattito del convegno anche la fibrosi polmonare idiopatica, patologia che nell’arco di 5 anni provoca la distruzione del polmone, comportandosi come un tumore. “Di questa malattia – spiega Rossetto – non si conoscono ancora le cause. Per questo motivo sarà indispensabile negli anni a venire integrare le nostre conoscenze con quelle dei colleghi radiologi. Il convegno – precisa il Presidente – ha due obiettivi: conoscere lo stato dell’arte della pneumologia in Italia e realizzare un linguaggio comune tra specialisti pneumologi, radiologi, cardiologi e medici di famiglia, per svelare e combattere queste malattie”.
La due giorni, che si terrà al Park hotel Paradiso, è suddivisa in otto sessioni tematiche:  di asma bronchiale fino alla forma di asma grave: terapia fenotipica ne parlerà  Nunzio Crimi; Gaetano Caramori, si occuperà  di Bpco e terapia personalizzata; sessione di grande importanza sarà quella sulla fibrosi polmonare, con Carlo Vancheri che illustrerà l’evoluzione delle Uip; sull’imaging, rendiconteranno radiologi esperti nell’interstizio polmonare  come Stefano Palmucci e Viviana Lentini, che verranno a fare chiarezza sull’argomento. Bruno Cacopardo, informerà sullo stato dell’arte dei farmaci e della resistenza agli antibiotici nei malati cronici. Altra sessione sarà dedicata all’Osas, la sindrome delle apnee ostruttive del sonno affrontata da Giuseppe Insalaco e Fabrizio Dal Farra. “È importante parlarne – spiega la dottoressa Campagna – perché sono disturbi che provocano danni sul cuore anche gravi, si va da forme acute a croniche. Ad esempio, in alcuni casi i medici curano delle ipertensioni refrattarie, che non vengono portate a normale pressione e lì, se fatte delle indagine accurata, la causa scatenante sarà molto probabilmente l’Osas”; a seguire finestra sulla cardiologia correlata sarà curata da Salvatore e Giuseppina Novo. Fari puntati anche sul trapianto polmonare in Italia, a fare luce sulle criticità in Sicilia, Patrizio Vitulo, responsabile all’Ismett. Arriverà dal Mayer di Firenze Enrico Lombardi, che ci parlerà dell’asma nel bambino; un’attenzione particolare sarà data alle cure palliative con Vittoria Comellini e Fabiola Rossetto. Ed ancora si discuterà di tubercolosi latente, con Fabrizio Pulvirenti, infettivologo dell’Umberto Primo. Una patologia che ancora fa paura. Nelle carceri ad esempio colpisce il 30 per cento degli ospiti. Ma il convegno quest’anno avrà un taglio particolare: “i nostri sono spesso pazienti cronici –continua Rossetto – perciò, per curarli, abbiamo non solo bisogno di un’adeguata terapia farmacologica ma di conoscerne la storia personale. Abbiamo insomma bisogno di curare il dolore dell’anima dei nostri pazienti”. Ad aprire i lavori la professoressa Paolina Mulè, che illustrerà gli approcci e le metodologi della medicina narrativa.
“L’Asp di Enna – ha dichiarato il direttore sanitario, Emanuele Cassarà – pone una grande attenzione a questa tipologia di malati proprio perché sul territorio c’è una notevole incidenza di patologie respiratorie. In provincia abbiamo una rete che funziona molto bene, sia nel distretto Sud, Enna – Piazza Armerina con il dottore Rossetto e che nel distretto Nord, con il dottore Scaglione per l’inquadramento dei pazienti che necessitano di essere seguiti con più attenzione per eventuale ventilazione polmonari, per ossigeno terapia. Mentre all’Umberto Primo, abbiamo una struttura, che speriamo presto di fare diventare unità semplice, dove ci occupiamo di riacutizzazioni delle malattie croniche. Questa integrazione fra territorio e ospedale – continua – è un esempio virtuoso.”
L’evento scientifico oltre al patrocinio dell’Azienda sanitaria di Enna, ha ottenuto l’accredito della Regione Siciliana – Assessorato alla Salute, dell’Ordine dei Medici della provincia di Enna, del Comune di Piazza Armerina e della Sip, la Società italiana di pneumologia.
Presidente del convegno lo pneumologo Giuseppe Rossetto, segreteria scientifica Angela Campagna, Claudia Crimi, Nunzio Crimi, Giuseppe Di Maria, Riccardo Giuliano, Saverio Mirabella e Carlo Vancheri.
L’evento è inserito nel programma di educazione Continua in Medicina del Ministero Salute. Crediti assegnati: 9,8.