Angela L. Di Fazio

Buon Primo Maggio a noi femmine, donne, compagne, amiche, mogli, amanti, madri.
Buon Primo Maggio ho scritto, non Buona Festa del lavoro, perché si sa, noi non facciamo nulla tutto il giorno, per i santissimi trecentosessantacinque giorni dell’anno!
Ci alziamo la mattina (tarda mattina) e la nostra domestica ha già pensato a preparare la colazione per noi e per chi vive con noi: Cornetti appena sfornati, torte dolci e salate, spremute, cappuccini schiumati al punto giusto, frutta fresca già sbucciata (che scocciatura sennò).
Una doccia veloce e poi dal parrucchiere più caro della città perché non possiamo sfigurare, una capatina dall’estetista, un giretto veloce per i negozi e poi un aperitivo da 15 euri al bar con le amiche. Nel frattempo, la domestica di prima ha pulito casa, lavato, stirato e cucinato un ottimo pranzetto con primo, secondo, contorno, dolce, frutta, caffè e amaro. Noi dovremo solo accogliere i nostri cuccioli che tornano da scuola. Pranzo e poi giro per “collocare” i figli a inglese, catechismo, nuoto, chitarra, judo, flauto dritto delle Ande….l’importante è COLLOCARE perché noi “c’abbiamo da fare”. Quindi palestra minimo due ore, lampada abbronzante perché sta arrivando l’estate, massaggio con le cuticchie calde che vengono direttamente dalla foce dei fiumi valdostani e poi finalmente un po’ di relax davanti ad una tisana drenante.
A riprendere i figli precedentemente collocati ci pensa quel mocio vileda di nostro marito, che torna spappolato dal lavoro…
La cena è pronta. Basta sedersi a tavola e conversare amabilmente su come è andata la giornata.
Poi un po’ di TV impegnata ché fa tanto radical chic, uno scambio di idee appannate dal sonno col marito sfruttato e poi a nanna.
Domani si ricomincia…per noi sarà ancora festa anche se è il 2 maggio, perché a lavorare per noi ci pensa qualcun altro.