“Un’idea chiara, una decisione ferma e un coinvolgimento largo ma non necessariamente unanime. Questo è ciò che serve non solo al centro storico ma più in generale alla città che ha bisogno di una idea complessiva e non la somma di soluzioni pensate per pezzi grandi poco più di un quartiere”.
Inizia così il comunicato a cui CNA ha affidato il suo pensiero sul centro storico. Il Presidente Provinciale, Filippo Scivoli, quello comunale, Angelo Scalzo e il Presidente di CNA Commercio e Turismo, Sebastiano Buscemi intendono ribadire le posizioni già espresse in passato.
“Siamo per creare le condizioni di chiusura del centro storico e istituire una isola pedonale con i servizi al pari delle altre città e dei centri commerciali. Non possiamo fare finta di essere Taormina ma non possiamo neanche andare avanti in questo modo”.
“Innanzitutto occorrono soluzioni per accedere al centro storico. Il servizio navetta è stata una soluzione importante e che sta funzionando benissimo, ma va potenziato. Più volte abbiamo suggerito un potenziamento con il parcheggio della Piazza Europa. Occorre poi migliorare la viabilità anche considerando il fatto che in assenza della Panoramica tutto il traffico si concentra sul tratto “Balata” – Via Sant’Agata, congestionandolo”.
“Vanno orientati gli investimenti in modo da insediare attività commerciali e artigiane più affini ad un tipo di acquisto più lento e ragionato. In questo contesto Agenda urbana rappresenta un’importante opportunità. Proprio per questo risultato è importante riattivare la regia che il tavolo del partenariato ha saputo rappresentare”.
“Va fatta una azione di decoro degli immobili e di razionalizzazione dei canoni, ragionando sulla logica di un investimento comune che coinvolga anche i proprietari degli immobili”.
“Infine è necessario creare iniziative di animazione del Centro storico che in modo costante e sinergico possano attrarre e coinvolgere turisti e residenti. Bisogna evitare che il centro storico sia teatro di iniziative che non hanno poi collegamento con le attività produttive e i servizi che queste svolgono in favore di cittadini e visitatori”.
“Questa posizione, più volte rappresentata in più sedi, Tavolo del partenariato, incontri con l’amministrazione e assemblee tiene conto anche di esigenze di altri imprenditori e la posizione di altre associazioni, ma non è probabilmente non potrà mai essere unitaria. Siamo però convinti che mantenere tale posizione e darsi un orientamento temporale adeguato per compiere tutte queste azioni, sia il modo migliore per preparare la città a questo cambiamento, favorendo un coinvolgimento sempre più ampio”.