Ognuna delle sedici confraternite attive a Enna avrà una saletta a disposizione nelle ex celle dei frati cappuccini e il grande refettorio sarà trasformato in una sala proiezioni per un’immersione tridimensionale dentro i riti della Settimana santa ennese.
Il museo permanente delle confraternite di Enna diventerà realtà nei prossimi mesi, grazie ai lavori di riqualificazione e ristrutturazione dei locali del convento dei Cappuccini (all’ingresso del cimitero) già appaltati e di prossimo avvio. Il progetto, elaborato a quattro mani da Comune e Collegio delle confraternite ennesi, si appoggia sul finanziamento di 600 mila euro concessi dall’assessorato regionale alla Famiglia “per il recupero di beni di proprietà pubblica dal degrado e dall’abbandono”.
L’apertura del museo è prevista per la Settimana santa 2020.
Ad annunciarlo nei giorni precedenti alla Pasqua, alla presenza di don Giuseppe Fausciana (parroco di Sant’Anna), sono stati Ferdinando Scillia, presidente del Collegio dei rettori, e gli assessori comunali Paolo Gargaglione (con delega alle Politiche sociali) e Giovanni Contino (Urbanistica) che ora illustrano i dettagli.
“I lavori che interesseranno il convento – spiega Gargaglione – devono essere finalizzati ad attività per funzioni sociali e collettive. Personalmente ho lavorato tantissimo per questo progetto, ci credo come un sogno che si può e si deve realizzare”.
Tra interrati e piano terra, lo stabile dei Cappuccini ha un’ampia capacità di ricezione che non sarà interamente dedicata al museo: “Una parte sarà trasformata in Urban Center, un centro di aggregazione ai fini sociali – spiega Contino – il museo delle confraternite sarà un polo di attrazione turistica con una grande sala in 3D e sedici sale che raccontino nel dettaglio le peculiarità delle singole confraternite della città. Ci lavoriamo da tempo e per tutti noi sarà una grande soddisfazione poterlo aprire al pubblico a partire dalla prossima tornata pasquale”.
Sugli arredi e i contenuti del museo si è aperto un dialogo tra confraternite, amministrazione comunale e Soprintendenza ai Beni culturali per valutare le scelte da fare, i pezzi di valore storico-artistico da mettere a disposizione dei fruitori e le tabelle informative da realizzare.
“Il convento è un monumento carico di storia religiosa, il luogo giusto per il museo permanente delle confraternite – è il commento di Scillia – renderlo fruibile ai cittadini e ai turisti sarà un dono prezioso. Il Collegio dei rettori assieme agli infaticabili assessori Gargaglione e Contino lavorerà per portare a termine il progetto”.