“La Federazione degli Studenti Provincia di Enna e l’Unione degli Studenti Troina – ci scrivono le due associazioni – apprendono dalla stampa i dati statistici rilasciati da alcuni quotidiani locali sulla dispersione scolastica. Da sempre denunciamo che dispersione scolastica e povertà educativa nel nostro Paese sono un’emergenza nazionale, aggravata dai profondi divari territoriali. Emergenza per la quale occorre avviare un nuovo corso di politiche pubbliche in grado di realizzare interventi concreti e realmente efficaci, contro il prematuro abbandono del sistema educativo e per migliorare la qualità degli apprendimenti. Chiediamo un immediato intervento da parte della Regione e del Governo centrale per contrastare la dispersione dei saperi. Se le cause della dispersione sono prevalentemente di tipo socio-culturale ed economica, una strategia corretta che vuole puntare al cambiamento radicale dovrebbe mettere a disposizione forti investimenti pubblici di tipo perequativo. Sono numerosi i problemi legati all’accesso all’istruzione in Sicilia, ne è un segnale più che indicativo l’alto tasso di dispersione scolastica regionale compreso tra il 23 il 24 percento, decisamente il più alto in Italia”, prosegue il comunicato.

“Non è un caso che negli ultimi 5 anni in Sicilia più del 28% degli studenti non è mai arrivato alla maturità. Nella provincia di Enna nel 2018 abbiamo avuto un abbandono scolastico pari al 22.9%. Il Comodato d’uso gratuito, la gratuità dei percorsi di alternanza, l’erogazione di sussidi per bisognosi, la gratuità dei mezzi extrascolastici di cultura (libri, cinema, teatro, musica), i libri di testo gratuiti sono i principali obiettivi su cui ci battiamo. La scuola non può abbandonare le future generazioni, vogliamo una scuola più vicina a studenti e famiglie”.

Adriano Licata