Come ci ha raccontato il cantautore Giuseppe D’Amico, insegnante d’educazione musicale nella provincia di Agrigento e direttore dell’orchestra dell’istituto superiore Enrico Medi di Leonforte, il progetto “Musicabile” sulla disabilità, inclusione e rapporti interpersonali tra i giovani, è nato dall’esperienza importantissima fatta con il disabile Filippo La Scala e dalla voglia di testimoniare in musica e parole le emozioni provate nella gestione della quotidianità.
Ben cantato al pianoforte dallo stesso autore, il singolo “Musicabile” gioca sulle parole “musica e abile” e tratta abilmente il tema dell’emarginazione e del bullismo contro i diversi.
Un brano musicale orecchiabile, di sicuro successo se ben sponsorizzato e pubblicizzato, che punta l’attenzione sul disagio dei disabili e di chiunque si senta escluso e rende perfettamente l’idea che “chi non è perfetto ha molto da dare perché alla fine perfetto non lo è nessuno”..
Sono di Giuseppe D’Amico il testo e la musica, di Giancarlo Vaccalluzzo gli arrangiamenti.
Con il contributo artistico di Filippa Iraci Sareri e di Giancarlo Mangione, la presentazione del progetto si è svolta presso la biblioteca comunale di Nissoria ed è iniziata con il racconto di Silvio Benintende, attore dialettale di comprovata esperienza teatrale, sui giochi di quartiere che formavano a Leonforte i ragazzi di una volta.
Giochi di competizione e di alleanze che garantivano la vittoria “a chiddi do chianu quadararu”” quando giocava con loro “Pinu d’o quartiere di Santa Crù”, il più bravo con la fionda, con il pallone, nella corsa, nella”truzza” con le palline di vetro.
Appena si scoprì che Pinu aveva una mano di legno, gli fu impedito di giocare perché ai loro occhi appariva un handicappato, un “difettoso” non più in grado di fare bene quello che prima faceva bene più di tutti. Da quel momento “Pinu di Santa Crù” non scese più a giocare con loro; essi capirono che la diversità è negli occhi di chi la guarda, di coloro che, da veri disabili, non riescono a vedere la realtà.
Per dare maggiore visibilità e “un senso immediato” al messaggio, dal videomaker Alberto Maria è stato realizzato un eccellente video musicale che “ha coordinato e ripreso un cast di due testimoni Filippo La Scala e Carmelo Lo Gioco e di 14 persone (Diana Dediu, Madalin Dediu, Carmelo Ferragosto, Alessia Prestifilippo, Salvo Abbate, Ambra Salpetro, Federica Venticinque, Ivan D’Alotto, Nino Ragusa, Gioele Gallaro, Danny Salamone, Mattia Salanitro, Sofia Gervasi, Soraya Cocuzza) che si sono prestati ad interpretare spaccati di vita quotidiana che si intrecciano in un crocevia di emozioni contrastanti con quattro persone, che vivono un disagio, una disabilità, e un gruppo di amici capaci di dare loro un anelito di speranza”.
Nella qualità di moderatoree, il presidente del Consiglio Comunale di Nissoria Rosario Patti ha ricordato il progetto sul bullismo avviato nelle scuole di Nissoria e Leonforte, perché, a suo dire, le persone disabili vanno sempre rispettate.

Giuseppe Sammartino