PIAZZA ARMERINA. La polizia ha arrestato tre persone accusate di essere coinvolte, assieme ad altri due indagati a piede libero, in una violenta rissa, nell’area commerciale della Villa Romana del Casale. Gli arresti domiciliari sono stati disposti dal gip di Enna Vittorio La Placa, su richiesta della Procura, per Benedetto Lo Presti di 63 anni, per suo figlio Francesco di 26 e per suo nipote, che si chiama anch’egli Francesco ed è coetaneo del figlio.
La rissa risale ad aprile. I poliziotti del commissariato sono giunti alla Villa Romana perché diverse persone avevano chiamato segnalando una violenta lite, nel corso della quale sarebbero state rotte alcune ceramiche e scagliati in aria alcuni tavoli.
Giunti sul posto, avevano trovato un clima di calma apparente, salvo vedere alcune persone, tra cui i due giovani Lo Presti, feriti o con lividi. L’inchiesta, coordinata dal procuratore Massimo Palmeri e dal sostituto Salvatore Interlandi, avrebbe appurato il coinvolgimento complessivamente di cinque persone. Tra coloro che sono ritenuti coinvolti nella rissa, gli arresti riguardano solamente i tre Lo Presti; mentre gli altri sono indagati a piede libero. Benedetto Lo Presti, va specificato, quando è giunta la polizia non è stato trovato ma, secondo gli inquirenti, si era già allontanato. 
Il nome dell’Operazione, “Piccolo Circo”, condotta dagli agenti del Commissariato piazzese, coordinati dal dirigente Giuliano Ciraldo, prende spunto dal titolo di un mosaico sito nella Villa Imperiale del Casale che raffigura delle bighe mentre gareggiano trainate da esseri mitologici: è infatti immediato il richiamo alla  vicenda in esame, dove i commercianti “gareggiano nella corsa” per accaparrarsi i turisti in visita al sito archeologico.