Ebbero ripetutamente rapporti sessuali con una ragazzina, che all’epoca aveva meno di 14 anni. Per questo due uomini di mezz’età di Valguarnera, A.I. e F.S., all’epoca rispettivamente meccanico e guardia giurata, sono stati condannati in via definitiva. E ora sono finiti in carcere. A.I. ha 51 anni, F.S. 45.
L’ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura generale di Caltanissetta, è stato eseguito ieri pomeriggio dagli agenti della Squadra Mobile di Enna, diretti dal vicequestore Gabriele Presti. La sentenza di condanna è stata emessa per il reato di violenza sessuale su minore, risalente al periodo tra il 2007 e il 2010.
Secondo quanto ricostruito, il più giovane dei due avvicinò la minore per primo, nell’ambito di frequentazioni comuni in paese, ottenendo una certa fiducia e, fin da subito, intrattenendo una sorta di relazione. Gli incontri avvenivano sempre allo stesso modo: di solito, nel pomeriggio, lui la passava a prendere mentre lei si faceva trovare in giro per il paese; poi la portava in campagna, lontano da possibili occhi indiscreti e lì, in macchina, venivano consumati i rapporti sessuali.
La ragazzina riferì di quella relazione alle amiche di scuola ma loro, anch’esse poco più che bambine, inizialmente non le credettero. Nel frattempo l’uomo decise di interrompere, per un breve periodo, la relazione. Poco dopo iniziò la relazione della minore con A.I.. E l’adolescente, ormai in balìa dei due, cedette alle lusinghe anche dell’altro uomo. che, con le medesime modalità, la andava a prendere per portarla in campagna a consumare fugaci rapporti sessuali.
Il disagio della piccola emerse comunque nel contesto scolastico e in poco tempo, informati al riguardo, gli investigatori della Squadra Mobile e della Sezione di P.G. della Polizia di Stato presso il Tribunale di Enna effettuarono una delicata, complessa e rapida indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Enna, che portò alla iniziale custodia cautelare in carcere dei due.
Per la ragazzina si attivò un percorso di protezione sociale e giuridica. Al termine dell’iter giudiziario, è giunta così la conclusione di questa lunga storia, con l’esecuzione dell’ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio di Esecuzioni Penali della Procura Generale di Caltanissetta.
Gli Agenti della Squadra Mobile, ricevuto il mandato, si sono subito messi a caccia dei due condannati e, assieme agli uomini del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, attraverso la perlustrazione dei possibili luoghi frequentati da essi, sono riusciti a rintracciarli e portarli in carcere. A S.F. resta da scontare 4 anni e 1 mese; ad A.I. 2 anni e 9 mesi.
Degli imputati, va precisato, si riportano solo le iniziali a tutela della persona offesa.