Gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Enna hanno deferito in stato di libertà il giovane S.S. e una minore, accusati dell’imbrattamento del prospetto del Palazzo di Giustizia di Enna.
La coppia di ragazzi sarebbe stata ripresa dalle telecamere della video sorveglianza esterna mentre, in ore serali, assieme ad altri coetanei, avrebbero sostato negli androni esterni del Tribunale. I due denunciati, in particolare, a mezzo di un pennarello tipo uniposca, avrebbero realizzato una serie di segni e scritte sul pavimento, sulle mura e sulla porta di emergenza del piano terra.
Estrapolate le immagini della video sorveglianza, le loro fattezze fisiche sono state segnalate dalla Sezione di P.G. aliquota Polizia di Stato agli equipaggi delle Forze di Polizia che pattugliano quotidianamente le vie della città. Così i Carabinieri della Radiomobile del Comando Provinciale, nel corso di un normale servizio, hanno proceduto al controllo di alcuni giovani per le vie del Centro storico ennese, verificando che due di loro rispondevano alla descrizione dei soggetti segnalati.
Prontamente informato, il personale della Sezione di P.G. della Polizia di Stato si è recato sul posto e, accertato che – secondo gli inquirenti – si trattava effettivamente delle stesse persone, dopo le formalità di rito, le ha deferite alle rispettive competenti Autorità Giudiziarie (magistratura ordinaria e minorile).
Inoltre, a carico della minore è stata contestata anche una sanzione pecuniaria amministrativa, in quanto alcune scritte da lei vergate risultavano gravemente blasfeme.
Saranno inoltre avviate le procedure per la pulizia delle parti imbrattate, con addebito dei relativi costi ai responsabili.