Il primo maggio è la festa dei lavoratori la quale, viene celebrata  in molti paesi del mondo così come in Italia. in questa giornata si vogliono ricordare l’impegno dei movimenti sindacali e gli obiettivi sociali ed economici raggiunti dai lavoratori dopo lunghe battaglie per la conquista dei propri diritti.  Il 1º maggio 1955 papa Pio XII istituì la festa di San Giuseppe lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici. Le pessime condizioni igienico-sanitarie e l’assenza quasi totale di qualunque forma di diritto e tutela, e gli orari di lavoro rendevano insostenibile la mansione dell’operaio; molte volte, infatti i lavoratori erano costretti a turni di lavoro che molte volte duravano anche sedici ore.
Il problema dei turni di lavoro troppo lunghi fu risolto con il decreto legge n. 691 del 15 marzo del 1923, che aveva fissato un limite massimo in otto ore di lavoro giornaliere o quarantotto ore settimanali. Tali battaglie portarono alla promulgazione di una legge che fu approvata nel 1867. Oggi il lavoro è divento una emergenza sia per i normodotati che per i diversamente abili. Nonostante che l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità è un diritto riconosciuto e tutelato, ma tutt’altro che realizzato: lo dicono i dati, lo dicono le storie. Nonostante  che per i diversamente abili vi sia la legge n. 68 del 1999 del 12 marzo 1999, sulle “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” che dovrebbe tutelare l’inserimento lavorativo delle persone diversamente abile dalle ultime stime si legge che il tasso di disoccupazione è molto elevato. 
L’inserimento lavorativo dei giovani con disabilità è un percorso a ostacoli, nonostante gli strumenti teorici e normativi. I principali “inibitori” sono le percezioni dei datori di lavoro, le difficoltà produttive. In Sicilia ci sono 500 milioni da impiegare ieri la disabilità e, dichiara al giornale Vita, il presidente di Anffas Sicilia Giuseppe GiardinaLa festa del primo maggio:  Situazione occupazionale dei diversamente abili in Sicilia.