Una scuola di arcieria, una scuola di falconeria, un nuovo mercato medievale, un cenacolo poetico-letterario permanente. Sono solo alcune delle proposte e delle iniziative nate in seno alla Settimana federiciana appena conclusasi.
“Abbiamo appena archiviato l’undicesima edizione, ma non abbiamo il tempo per fermarci – dichiara Cettina Rosso, anima ispiratrice e ideatrice della manifestazione – sono tantissime le sollecitazioni che ci arrivano dalla città e da fuori e che ci danno conferma di quanto prestigio richiami oggi a livello nazionale la nostra Settimana federiciana”.
E se sempre più negli anni va radicandosi negli ennesi il desiderio di riscoprire e valorizzare la propria storia, e in particolare il profondo legame tra Enna e Federico II, gli artisti, gli arcieri, i visitatori che arrivano da fuori città, non fanno che stupirsi delle grandi potenzialità che offrono Torre di Federico e Castello di Lombardia.
Dopo la donazione per l’illuminazione artistica arrivata dalla Fondazione Terzo Millennio – Italia e Mediterraneo, presieduta da Emmanuele Francesco Maria Emanuele (premio per l’Europa “Federico II” nel 2016), e dopo la richiesta di gemellaggio da parte della città federiciana di Brindisi, arrivano adesso altre proposte per dare nuova vita ai due monumenti storici della città. La nascita di una scuola di arcieria è il progetto avanzato dalla Compagnia degli arcieri del Castello di Enna, che già da tempo ogni settimana si riuniscono nel cortile della Maddalena del maniero per allenarsi con arco e balestre.
Il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, ha poi annunciato la propria disponibilità per l’apertura di una scuola di falconeria che abbia per sede Torre e Castello. “L’idea del primo cittadino, sostenuta da Cettina Rosso, è veramente straordinaria e, se realizzata, costituirebbe un primato storico – ha commentato il maestro falconiere Agatino Grillo, presenza d’eccezione ai cortei federiciani ennesi – non esiste ancora infatti una scuola di falconeria federiciana e neanche una scuola di falconeria che sia istituzionalizzata da un Comune”. Il maestro Grillo, che dirige da dieci anni una scuola di falconeria in un centro rapaci del Catanese gestito da un’associazione culturale, tiene a specificare che “la falconeria italiana dallo scorso anno è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio culturale immateriale dell’umanità e non ci sarebbero sedi migliori per tramandare questa antica arte che il Castello di Lombardia e la Torre di Federico”.
Da replicare, a grande richiesta, anche il mercato medievale organizzato dalla Pro Loco Proserpina che lo scorso weekend ha riportato vitalità, musica, spettacoli, cibo, bevande e poesia all’interno del Castello di Lombardia. “Anche il connubio con confraternite e guide turistiche ha portato i suoi frutti – aggiunge Cettina Rosso – le chiese sede di confraternite sono infatti rimaste aperte nel corso della Settimana federiciana e diversi turisti hanno potuto prenotare le visite con le guide autorizzate”. Gli oltre venti gruppi storici arrivati domenica in città per il Gran Corteo Storico e i 400 sportivi al seguito del Campionato nazionale della Lega arcieri medievali hanno inoltre usufruito di bar e ristoranti del centro.
Significativa, infine, la proposta partita dalla presidente del Centro studi “Federico II di Svevia”, Paola Rubino, nel corso del seminario sulla Scuola poetica siciliana tenutosi venerdì scorso al teatro Garibaldi: “Perché non inauguriamo un cenacolo poetico letterario permanente in città?”, è stata la domanda rivolta al gruppo di coordinamento della Settimana federiciana e ai docenti dell’università Kore Pietro Colletta e Salvatore Ferlita.
L’invito è scaturito da un appassionante dibattito nato sulla leggendaria presenza alla Torre di Federico dei rimatori della scuola poetica voluta dallo stesso Federico II, sulla lingua da loro adoperata, sul confronto con quella di Dante e sulla coinvolgente lettura delle stesse poesie federiciane, alcune delle quali declamate dall’attrice Elisa Di Dio. La proposta ha tutte le possibilità per concretizzarsi, grazie anche all’interesse dei docenti dell’Unikore che hanno annunciato nel corso dello stesso seminario l’apertura della facoltà di Lettere all’ateneo ennese.