L’olio di Zagaria sempre più testimonial di pace. A fine conferenza sull’”Educazione alla Gioia” tenutasi al Teatro Massimo di Palermo una serie di doni sono stati omaggiati al premio Nobel per la Pace, in visita ufficiale in Sicilia. Tra questi anche l’olio di Zagaria, prodotto dalla spremitura delle olive di oltre 400 specie di ulivi coltivati nel campo di germoplasma di Pergusa dove convivono, in un habitat naturale le essenze arboree provenienti da tutte le aree del Pianeta.
Un’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione intrapresa in questi anni con il CO.Fi.Ol (Consorzio Filiera Olivicola), il cui obiettivo è valorizzare il settore olivicolo siciliano e il territorio ennese.
Il Cofiol su mandato del Libero Consorzio si occupa della raccolta, molitura ed imbottigliamento del prodotto che viene destinato a scopi promozionali ed umanitari. Le olive sono molite a freddo nel frantoio sperimentale a tecnologia avanzata di Premiati Oleifici Barbera a Custonaci, per conto del Consorzio Filiera Olivicola.
“Ancora una volta- afferma il commissario straordinario dell’Ente, Margherita Rizza- l’Olio della Pace è all’attenzione di un altro personaggio di respiro internazionale grazie al forte messaggio che Zagaria riesce a veicolare. Gli ulivi simbolicamente rappresentano uomini diversi per razza, religione, usi e costumi; sono qui rappresentati popoli in guerra tra di loro e popoli che lottano per la pace e la libertà ma che a Zagaria convivono pacificamente, pur mantenendo la loro biodiversità. E così, insieme agli ulivi, qui si coltiva il desiderio e l’aspirazione di una coabitazione pacifica tra tutti i Popoli della terra”.