di Josè Trovato

Sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, furto aggravato, ricettazione, tentata rapina e porto d’armi abusivo gli otto arrestati dell’operazione Perieci, condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Enna, diretti dal maggiore Sebastiano Runza e coordinati dal colonnello Saverio Lombardi, comandante provinciale dell’Arma. Gli ufficiali stamattina hanno reso noti vari particolari dell’inchiesta, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Enna.
L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Caltanissetta, e le ordinanze di custodia cautelare in carcere o ai domiciliari sono state emesse dal gip nisseno. L’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti per alcuni è aggravata dall’essersi avvalsi, secondo gli inquirenti, delle condizioni di assoggettamento e omertà tipiche di un’organizzazione mafiosa, per via di presunte connivenze tra alcuni degli arrestati con uomini del crimine organizzato. I personaggi-chiave dell’inchiesta, unici a cui è contestata l’accusa di associazione a delinquere semplice finalizzata allo spaccio, sono Giuseppe Di Marca di 35 anni, ritenuto una sorta di figura di spicco dell’organizzazione, Giovan Battista Di Marca di 41 anni, Ivan Bavuso e Gianfilippo Di Natale, rispettivamente di 23 e 22 anni. Gli altri quattro, per cui sono ipotizzate accuse a vario titolo inerenti reati contro il patrimonio, sono Giuseppe Di Marca di 33 anni, omonimo ma non parente di Giuseppe Di Marca di 35; Manuel Aiello di 24 anni, Eros Russo di 30 e il nisseno Carmelo Ponticello di 51 anni. Tutti, tranne Russo e Ponticello, sono stati tradotti in carcere, mentre gli ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari.
Il periodo dell’inchiesta è quello tra dicembre del 2015 e lo scorso luglio. Gli investigatori sostengono di aver documentato numerosissimi episodi di spaccio di cocaina, marijuana e hashish. Il gruppo sarebbe divenuto una sorta di costante punto di riferimento per la commercializzazione degli stupefacenti nella zona.
Alcuni arrestati, a vario titolo, sono indagati per reati contro il patrimonio, dal furto di un furgone a una tentata rapina ai danni di una tabaccheria di Barrafranca, dal furto al “totem” cambia soldi in un bar di Caltanissetta al tentato furto di alcune armi antiche commesso a Serradifalco.
Durante le perquisizioni, all’alba di oggi, i militari hanno trovato 2 chili di marijuana e 300 grammi di cocaina nella disponibilità di Giovan Battista Di Marca, il quale è stato anche tratto in arresto in flagrante per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. All’esecuzione della misura cautelare hanno preso parte anche militari dell’Arma di Caltanissetta e di  Verona (ove è stata eseguita una delle ordinanze cautelari), nonché del Nucleo Cinofili di Nicolosi (Catania) per le perquisizioni.