La rassegna nazionale ‘Arte é scienza’, organizzata dall’Associazione Italiana di Archeometria (AIAr) e giunta alla V edizione, farà tappa quest’anno per la prima volta al Museo Archeologico Regionale di Aidone dove il 30 Novembre alle ore 16 si svolgerà l’incontro di studi dal titolo “Morgantina a colori. Scienza e tecnologia per lo studio della policromia nell’arte antica”. In linea con le finalità della rassegna l’evento aidonese, organizzato dal Polo Regionale di Piazza Armerina, Aidone ed Enna per i siti culturali in collaborazione col Centro Regionale per la Progettazione e per il Restauro, sarà un’occasione importante per riflettere sul rapporto vitale tra i beni culturali e le tecniche scientifiche nell’ambito dello studio di siti e reperti archeologici, nella ricostruzione dell’ambiente storico, nella diagnostica delle opere d’arte, nella conservazione del patrimonio artistico e culturale.
Il programma della manifestazione prevede una serie di interventi tecnici in cui sarà illustrato il ruolo del colore nell’arte antica e l’importanza delle analisi diagnostiche in funzione anche di eventuali interventi di restauro. Verrà quindi presentato il progetto di ricerca “Morgantina a colori”, avviato nel 2014 dall’archeologa Serena Raffiotta per indagare – in stretta collaborazione con esperti in diagnostica dei beni culturali e mediante il ricorso a tecniche d’analisi non distruttive e non invasive e l’impiego di sofisticati strumenti – la natura dei pigmenti sui reperti da Morgantina. Saranno illustrati gli esiti della prima campagna di analisi diagnostiche realizzate nel 2014 dalla società S.T. Art-Test e quelli del più recente intervento (2018) sostenuto dalla rete CHNet (Cultural Heritage Network) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che ha previsto – tra l’altro – lo studio dei colori della dea di Morgantina. L’obiettivo finale dell’ambiziosa ricerca, che ha preso avvio nel 2014 in collaborazione col Museo Archeologico Regionale di Aidone, è quello di creare un database delle stesure pittoriche in uso nel sito in età greca nonché di rintracciare la natura dei pigmenti e l’evoluzione delle tecniche pittoriche.
L’iniziativa prevede, a livello nazionale, la presenza presso musei e siti archeologici di ricercatori di Università, CNR, INFN, ENEA ed altri enti di ricerca allo scopo di dare la possibilità ai visitatori di avere informazioni e delucidazioni relativamente all’utilizzo di metodologie scientifiche per la diagnostica, conservazione e valorizzazione dei reperti e delle opere d’arte. Anche al Museo Archeologico di Aidone sarà presente un gruppo di ricercatori che, a conclusione dell’incontro di studi, proporrà un’attività laboratoriale per dimostrare al pubblico l’utilizzo dei più comuni strumenti in uso per lo studio del colore nell’arte, analizzando una selezione di reperti policromi da Morgantina (tra cui la statua della dea).