La stagione 2016/2017 del Teatro Garibaldi di Enna – firmata da Mario Incudine e realizzata dal Comune di Enna in sinergia con l’Università Kore – continua martedì 13 dicembre alle 20,30 con il più classico dei testi di Luigi Pirandello affidato a un grande mattatore della scena siciliana: Sebastiano Lo Monaco in “Il berretto a sonagli” il fortunato spettacolo acclamato dal pubblico di mezza Italia. Sebastiano Lo Monaco, che di questa messinscena firma anche la regia, vestirà i panni di Ciampa, un personaggio apparentemente grottesco, ma eroico e pieno di umanità, considerato il più moderno degli eroi pirandelliani.
E moderna è anche questa commedia in due atti, che Lo Monaco svecchia e attualizza pur rimanendo fedele al testo originale scritto un secolo fa, che ruota intorno alla vicenda di quest’uomo, apparentemente vinto, ma che in realtà non è disposto a trasformarsi in un burattino in balìa di una donna gelosa. La messinscena di Lo Monaco richiama, almeno nella parte comica, il testo originale che lo stesso Pirandello scrisse in siciliano per l’attore catanese Angelo Musco, mentre nella seconda parte si rifà alla versione successiva, scritta nella lingua nazionale. Un tema drammatico quello de “Il berretto a sonagli”, qui ambientato in una scena particolare e minimalista firmata da Keiko Shiraishi, che in questa messinscena si avvale delle musiche originali di Mario Incudine che accompagnano la storia fino a giorni nostri.
«Tutti gli attori di questo spettacolo  – scrive Sebastiano Lo Monaco nelle note di regia – hanno cercato di essere personaggi vivi e veri, più di noi che respiriamo, alternando pianto e riso durante tutto lo svolgimento del dramma. Mi preme però dire la ragione per la quale mi sono appassionato a questo progetto: il personaggio di Ciampa, apparentemente grottesco, ma in realtà straziante. Un personaggio affrontato dagli attori alla fine della propria carriera, ad ogni modo avanti con gli anni. Questo travisava la forza drammatica del personaggio, così eroico e pieno di umanità, una umanità silenziosa e astuta che gli dà la forza di difendere la sua infelicità coniugale, contro la società ridicola di quel tempo. Un personaggio insomma apparentemente piccolo ma infinitamente grande».
Lo spettacolo, che vede in scena anche Maria Rosaria Carli (Beatrice Fiorica) Clelia Piscitello (La Saracena) Lina Bernardi (Fana), Rosario Petix (Delegato Spanò), Claudio Mazzenga (Fifì La Bella) Maria Laura Caselli (Nina, la moglie di Ciampa) e la superlativa Gianna Giachetti nel ruolo di Assunta La Bella, ha inanellato una serie di successi conquistando i favori del pubblico e della critica di mezza Italia.