Esponente storico della destra provinciale ed ex sindaco di Leonforte, Salvo La Porta ha inviato una lettera aperta ai cittadini della provincia in occasione dei 70 anni dalla fondazione del Msi.
Oggi ricorre il settantesimo anniversario della fondazione del Movimento Sociale Italiano.
I suffragi elettorali che nel tempo mi avete copiosamente tributato nelle sue liste sono stati gelosamente custoditi e impegnati.
Neppure uno dei vostri voti è mai stato barattato o svenduto.
Uno a uno ve li ho sempre restituiti tutti puliti, limpidi, integri!
Arturo Michelini, Giorgio Almirante, Pino Romualdi, Augusto De Marsanich ed altri vollero donare agli italiani il M.S.I.
Giovanni Amico,  Gino Ferrari, i fratelli Gravina, Peppino Lombardo, Michele Sanfilippo, Diego Fulco, Dino Riccioli e molti ancora nella nostra Provincia aderirono, individuando in Nino Buttafuoco la loro punta di diamante.
Tutti ci hanno proposto una concezione della politica, che fa a pugni con la squallida realtà che stiamo vivendo.
Non avevamo bisogno di attestati di democrazia da parte di alcuno; la gente ci apprezzava per la nostra coerenza e per il nostro coraggio.
Quando si disse che, finalmente, per meriti altrui eravamo stati “sdoganati” si compì la più grossa delle infamie contro la destra vera, autentica, popolare.
In pochi si accorsero che si stava depredando un patrimonio di ideali e di formidabile organizzazione costruito negli anni.
Ma il passato è passato! Non so a chi appartenga il “dominio” del simbolo della Fiamma, né mi interessa saperlo. Francamente me ne frego.
Certamente appartiene a me e a quanti come me hanno avuto e continuano ad avere la “nostalgia dell’avvenire!”.
Grazie per avermi letto, amatissimi concittadini, e auguri di buon Natale e di un felice anno nuovo.
Toto corde
salvo