A causa del gelo e dell’intensa nevicata di questo fine settimana, che hanno investito gran parte della Sicilia, la Lega Nazionale dilettanti di calcio non ha potuto fare altro che rinviare a mercoledì 11 gennaio tutte le partite del girone G di Prima categoria, valevoli per la prima giornata di ritorno. 

Nel girone G, riservato alle squadre ennesi e ad una parte del territorio etneo, continuano a delinearsi le le forze del campionato, ma appare comunque molto aperto per la corsa al titolo.

Gli occhi, per questa giornata, saranno puntati sul campo della seconda forza della torneo, la Ciclope Bronte, che attende l’Enna di Gianfilippo Di Matteo, per una sfida d’alta quota. I gialloverdi si trovano a tre lunghezze dagli etnei allenati da Gianluca Catania, anche se a pesare per gli ennesi non sarà di certo il freddo o la neve, ma le squalifiche di Di Simone, Savoca e Di Stefano, espulsi nell’ultimo match contro l’Armerina. L’Enna ha chiuso la pratica d’andata con la miglior difesa del torneo (nove reti subite), mentre i rossoneri etnei sono la seconda squadra con maggiori reti realizzati (trentacinque). Resta il Misterbianco la formazione da inseguire, prima in solitaria con i suoi 31 punti, che proverà a mantenere la testa della classifica, in trasferta, sul difficile campo della Branciforti.

Scontro difficile anche per l’outsider Barrese che, tra le mura amiche, proverà a fermare lo Sport club Maletto che, nei giorni scorsi, è restata orfana dell’allenatore che ha lasciato per problemi di lavoro. La Leonfortese, che nella finestra di mercato ha ulteriormente rinforzato la squadra, dovrà assolutamente vincere a Motta S. Anastasia, per allontanarsi dalla zona rossa. Importante sarà anche il derby tra il Città di Nicosia e l’Armerina: i biancorossi nicosiani cercheranno di rosicchiare punti per allontanarsi dall’ultima casella del torneo; gli ospiti, invece, vorranno continuare a fare risultati positivi per disputare la lotteria dei play-off. Completano la quattordicesima giornata gli incontri Real Adrano – Agira e Catenanuovese – Randazzo. 

Paolo Interlando