Da questa sera, nella Parrocchia di Sant’Anna, è possibile partecipare a una raccolta di firme per chiedere alle Istituzioni un immediato intervento utile a risolvere l’annosa questione del randagismo a Enna.
A chiedere la petizione è stato un gruppo di abitanti dei quartieri di Enna bassa, stanchi della massiccia presenza di cani randagi che si aggirano indisturbati. L’ultimo episodio risale a ieri sera, quando una signora – che stava andando in Chiesa a piedi – è stata accerchiata da un branco di sei cani e ha rischiato di essere aggredita.
È di tutta evidenza che gli interventi attuati sinora non sono stati sufficienti a limitare il problema. E’ frequente infatti imbattersi in gruppi di cani randagi alla ricerca di cibo, sbandati e alla mercé delle auto, così come è possibile avvistare cuccioli, piccolissimi e affamati, attraversare lentamente le strade della città.
È necessaria una più incisiva prevenzione del randagismo che tuteli la sicurezza cittadina e metta al sicuro, allo stesso tempo, i randagi da reazioni esasperate, anche nel rispetto delle leggi e dei regolamenti che in Italia si occupano della prevenzione del randagismo (Legge Nazionale 281/1991 ed il D.P.R. n.320/1954).
Floriana Solaro