COME E PERCHE’ DONARE SANGUE

L’Avis promuove la donazione di sangue con un messaggio alla comunità ennese:
“Iniziate il nuovo anno con un grande gesto di solidarietà, che esalta il valore della vita, permette concretamente di aiutare gli altri e garantisce a sé stessi una prevenzione della salute con un controllo periodico”. A dichiararlo è Giulia Buono, Presidente dell’Avis Comunale di Enna, che sottolinea: “Servono nuove donazioni”. Per questo l’Avis invita i cittadini a recarsi nel Centro Trasfusionale dell’Ospedale Umberto I, allo scopo di effettuare una donazione di sangue. Le cattive condizioni climatiche, secondo quanto è emerso, hanno provocato una insufficienza delle riserve.
COME DONARE
Il sangue umano è un fluido viscoso di origine naturale, indispensabile alla vita e, soprattutto, non riproducibile artificialmente. L’impossibilità di ottenerlo tramite procedimenti chimici e il suo larghissimo impiego terapeutico rendono il sangue sempre insufficiente. Non c’è istituzione o singolo che, da solo, possa far fronte a questa perenne emergenza, che può essere superata solo con la consapevolezza e la solidarietà di tutti i cittadini. La maggior parte di noi può donare il sangue e la maggior parte di noi, almeno una volta nella vita, potrebbe averne bisogno.
Prima di essere ammessi alla donazione, si viene sottoposti ad una accurata visita medica e ad esami diagnostici e strumentali.

Per donare sangue bisogna avere i seguenti requisiti:

CARTA D’IDENTITA’ DEL DONATORE

  • età compresa tra i 18 e i 65 anni
  • buone condizioni fisiche generali
  • peso non inferiore ai 50 chilogrammi

N.B: Per le donazioni di sangue intero occorre non avere superato i 65 anni di età; per le donazioni di plasma e piastrine il limite è di 60 anni di età, salvo diversa indicazione medica.
Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso Centro trasfusionale dell’ospedale Umberto I di Enna, sito a Enna Bassa.
COLLOQUIO CON IL MEDICO
Il colloquio aiuterà a stabilire l’idoneità e ad individuare quale tipo di donazione è più indicata: sangue intero o aferesi. Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per accertare l’idoneità al dono. Donare il sangue è un atto di sensibilità e responsabilità nei confronti degli altri e di sé stessi. Per questo, in alcuni casi, è bene autoescludersi dalla donazione. Alcune gravi malattie infettive, come epatite virale, AIDS, sifilide, e altre, ancora, possono essere trasmesse dal donatore al ricevente. Il periodo d’incubazione di queste malattie è piuttosto lungo e non mostra, di regola, apparenti sintomi clinici o alterazioni. Comportamenti a rischio di trasmissione di malattie infettive virali controindicano la donazione di sangue e di emocomponenti. Accertata l’idoneità il nuovo donatore verrà invitato ad effettuare la prima donazione.
PRIMA DELLA DONAZIONE
Ad ogni donazione il medico per prima cosa effettuerà una valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione arteriosa, emoglobina), quindi l’intervista per l’accertamento di eventuali situazioni che rendano la donazione controindicata tanto per la sicurezza del donatore che per quella del ricevente (tra cui i comportamenti a rischio intercorsi dall’ultima donazione) e richiederà al donatore la firma del consenso alla donazione (compilazione modulo accettazione).
Un consiglio sulla colazione del giorno della donazione: anche se molte persone preferiscono recarsi a stomaco vuoto per donare il proprio sangue è bene ricordare che comunque è possibile fare una sana colazione! Questa dovrà essere ricca in liquidi e povera in grassi. Ottimi i succhi di frutta, le spremute, il tea poco zuccherato e le fette biscottate. Evitare brioche e cornetti alla crema o cioccolato perché troppo ricchi in grassi. Evitare, inoltre, il latte e i latticini in genere. Secondo gli ultimi studi anche, un piccolo snack salato negli attimi precedenti la donazione può aiutare a prevenire il calo di pressione arteriosa. Ecco quindi che piccoli salatini possono aiutare … ovviamente sempre accompagnati da abbondante acqua
IL PRELIEVO
Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450 centimetri cubici, più o meno il dieci per cento.
DOPO IL PRELIEVO
Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e migliorare il comfort post donazione.
Subito dopo la donazione è bene idratarsi in modo abbondante ed è possibile alimentarsi liberamente: attenzione però a non esagerare con i cibi solidi! Mangiare troppo abbondantemente provoca un maggior richiamo di sangue a livello dell’intestino cosa che, associata al salasso appena avvenuto, può causare una brusca caduta della pressione sanguigna. La corretta idratazione è fondamentale anche dopo la donazione: cercate nel pasto successivo di bere qualche bicchiere di acqua in più del solito. Anche i cibi possono aiutare a fornire liquidi: via libera quindi nel pasto successivo a zuppe, minestroni, verdure e frutta a volontà.
Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata di riposo retribuita.
ESAMI OBBLIGATORI AD OGNI DONAZIONE E CONTROLLI PERIODICI
Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono sottoposti ai seguenti esami:

  • esame emocromocitometrico completo
  • transaminasi ALT con metodo ottimizzato
  • sierodiagnosi per la Lue
  • HIVAb 1-2 (per l’AIDS)
  • HBsAg (per l’epatite B )
  • HCVAb e costituenti virali (per l’epatite C)
  • Conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh
  • Alla prima donazione vengono determinati:
    ABO, Fenotipo RH completo, Kell
    Ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti

L’INTERVALLO DI TEMPO TRA UNA DONAZIONE E L’ALTRA
L’intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l’altra è di 90 giorni per gli uomini e di 180 per le donne in età fertile; di norma, quindi, gli uomini possono donare sangue intero 4 volte l’anno, mentre le donne 2 Volte l’anno. Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto. Fra le donazioni in aferesi – come fra aferesi e sangue intero, e viceversa – devono invece trascorrere, per esigenze organizzative,  almeno45giorni.
I “nuovi cittadini” devono:

  • essere in Italia da almeno 2 anni;
  • essere iscritti al servizio sanitario nazionale con tessera sanitaria non scaduta;
  • essere in possesso di un documento di identità valido,  comprendere bene l’italiano (sia scritto che parlato), poiché, dovranno compilare il questionario di consenso alla donazione e sostenere il colloquio con il medico.

Ogni giorno dal lunedì al sabato dalle 8 alle 11,30 è possibile donare il sangue per l’AVIS presso la sala prelievi del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Umberto I di Enna.
Il personale medico ti accoglierà per permetterti la donazione più utile e più idonea alle tue caratteristiche fisiche per salvaguardare la tua salute e assicurare le cure mediche ai pazienti ematologici.
E’ possibile infatti donare sangue in modo tradizionale oppure il plasma, le piastrine o i globuli rossi, singolarmente o insieme, attraverso una procedura detta “aferesi” che consente di prelevare il sangue, trattenere l’emocomponente selezionato e restituire il sangue al donatore. Il procedimento è indolore, come la donazione solita, ed utilizza materiali sterili e monouso ad assoluta tutela del donatore.
Per qualsiasi informazioni chiamare il Volontario del Servizio Civile Avis al numero di Cellulare 3802195246.
Grazie di Cuore