Mi trovavo davanti gli scaffali del supermercato e avevo tempo.
Una serie di pacchetti con la plastica opaca, con la grafica verde, di semi stilizzati catturava la mia attenzione. Mi ero portata a Bologna un chilo di lenticchie nere, introvabili altrove, sicuramente tra le cose più sane che mangio nella mia vita, eppure la confezione di quei legumi sembrava assicurarmi vita eterna.
Ma in quegli scaffali c’è di tutto. Per esempio godono di fama semi e arachidi e figli, in piccole bustine prêt-à-porter. Mi puntano cercando di richiamare alla mia mente il rapporto con il seme e la coltura, una natura romantica ma se contestualizzo li vedo come… “americanelle”. I pistacchi, oggi base di granella, crema e pesto, sciccheria della cucina striminzita degli chef stellati, nel mio immaginario rimane in combinazione con ceci secchi, noccioline e torrone. Le noccioline si gustano con sollievo dopo la “simenza”, ma sono stati più che altro un grattacapo, difficilissimi da aprire, consigliabile per chi ha problemi di stomaco mangiarli con la buccia ed evitare la crusca, meno oneroso e più pratico. 
Oggi mangiare i legumi secchi, le noccioline con le bacche indica la persona che si prende cura di sé, in realtà il “ciciraro”, nel nostro dialetto indica persona mal vestita, che concia male il proprio aspetto.
Ma non è finita, perché svoltato l’angolo del benessere 15 tipi di farina mi hanno preso in ostaggio. La differenza è fondamentale. La farina 00 ha un pacco bianco e marrone, è di carta e so già che dagli angoli ripiegati perde un po’. Di fianco in un materiale
dio-degradabile un pacchetto di farina di kamut che costa 6 volta di più il precedente si impone sulla scena, chiusura perfetta, non inquina e fa bene, lo si capisce. La rivista Altro consumo in un’indagine afferma che i cosiddetti “Grani antichi” non sono altro che:
“varietà particolari o specie di grano che fino a oggi non erano mai state utilizzate per la loro scarsa produttività, ma ora vengono riproposte perché hanno la fama di essere più “naturali”, ovviamente a un prezzo decisamente superiore. Uno fra tutti, il Kamut. Si tratta di un varietà di grano duro selezionata negli Stati Uniti: vanta di essere più salutare, ma dal punto di vista nutrizionale è assolutamente comparabile al grano normale, senza essere né più sano né più digeribile.”
Anche così in balia del consumo viene da chiedersi cosa si intenda per antico e a quale epoca si riferisce, mio nonno non sa cosa sia il farro, ma anche andando più indietro, parrebbe (è così!) che i romani facessero fare i panificatori ai greci che vantavano l’utilizzo di farine bianche.
Mi indispettisce questo tirare in ballo la storia.
Naturalmente (che è meglio di ovviamente), quei pacchetti li ho comprati tutti.