I vertici del PD siciliano, in permanente riunione, pensano che, per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana, la presenza di una lista del tutto riconducibile all’attuale presidente della Regione, già da molto tempo in corsa per la ricandidatura, possa attenuare la loro responsabilità nei disastri provocati dal governo in carica, soprattutto in materia di sviluppo economico, sanità, formazione professionale, bilancio, infrastrutture, Unione Europea e contenzioso con il governo centrale.
Probabilmente pensano male, perché l’intrinseco legame tra il Presidente della Regione e la maggioranza che lo sostiene è ben chiaro a tutti i cittadini, per nulla inclini a fornire attenuanti a chicchessia. Forse anche per questa ragione i sondaggi riguardanti il PD sembrano piuttosto pessimistici e l’individuazione di un candidato disposto a perdere è sempre più difficile.